Giungono al debut full length i nostrani
Airlines of Terror, creatura formata dal terzetto
Demian Cristian, Giuseppe Orlando e Paolo Rossi, con attività presente e passata in gruppi del calibro di
Novembre e
Fleshgod Apocalypse, dopo un paio di demo ed uno split album, di cui "
Our Planes Are Unhijackable" già recensito qui su Metal.it dal nostro Sergio Rapetti.
"
Blood Line Express" si presenta come un disco a dir poco intelligente ed interessante, pieno zeppo di diverse influenze e sonorità, ma assemblate così con gusto e savoir-faire che il risultato finale scorre via liscio e gradevole come se nulla fosse.
Un concentrato davvero ben assortito di death metal, con punte di brutal grind, passando dal rock, al noise, elementi più spiccatamente melodici, sprazzi di blues ed addirittura reminescenze folk, come nell'incredibile opener "
Disorient Express" (no, non stiamo parlando dei Dhamm), che passa nel giro di pochi secondi e riffs dal death metal più marcio - e convincente! - all'apparente stramberia canticchievole del chorus, prima di ripartire in tutta la sua brutalità e genialità.
Particolarmente convincente la prova del buon Demian dietro il microfono, che alterna sapientemente growls terribilmente efficaci e gutturali a linee più scream e rabbiose, mentre come al solito impeccabile la prova alla batteria da parte di Giuseppe Orlando, semplicemente terremotante.
Mezz'ora di musica con la M maiuscola, cerebrale ma non fine a sè stessa, impegnata ma non stancante, facilmente assimilabile ma non banale e puerile: è questo il vero segreto e la marcia in più degli Airlines of Terror, il saper miscelare tanta follia con lucida semplicità. Oltre alla già citata opener ne sono sapienti esempi la trascinante "
Polizei Zombie", "
Thy Bestial Blues" che dal titolo è tutto un programma e la malinconica "
Screen Poker Junkie", ma in generale il disco non soffre di cali compositivi o vuoti di ispirazione. Perfetta la produzione, ottenuta com'è ovvio agli
Outer Sound Studios, con il tocco di classe del mastering eseguito ai
Finnvox di Mika Jussila in Finlandia.
Bene ha fatto la
Rising Records a puntare sugli Airlines, un gruppo che consigliamo a chiunque abbia la mente sgombra ed aperta all'estremo, in ogni senso.
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