Attendevo con ansia la possibilità di dare il mio tributo alla vita del grande
Raimondo Vianello, e finalmente ho la chance grazie a questo nuovo album degli statunitensi
Mastermind: CHE NOIA, CHE BARBA!
Settimo album in una carriera più che ventennale, i nostri sono un trio prog-rock guidato dai fratelli Berends e farcito dalla voce femminile di Tracy McShaner, appena entrata nel gruppo. Non attivi da quasi una decade, i nostri si muniscono delle keyboards nientemeno che di
Jens Johansson, e sfornano questo platter, che è un inno alla noia.
Pezzi scialbi, prog rock monocorde e troppo uguale a se stesso, per un album che fai fatica a digerire, tanto è restio ad entrare in sintonia con le tue orecchie. Uno dietro l’altro, i pezzi si susseguono statici, colpa di brani deboli dal punto di vista compositivo, su cui “svetta” un cantato piatto, scarico di emozioni, che di certo non giova al prodotto finale. La mazzata definitiva sugli zebedei i Mastermind (a proposito, ma che bel monicker originale!) se la tirano con la conclusiva “
Last Cigarette”, nove minuti e passa di sopore formato audio, che ho fatto sinceramente fatica a terminare senza procurarmi delle ferite o delle automutilazioni.
Devo aggiungere altro? Evitabilissimo.
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