Per descrivere questo cd autoprodotto mi è venuta in mente una scena di questo tipo (non chiedetemi il perchè!): A scuola... "Signora, suo figlio (in questo caso i Cadaveres de Tortugas :D) studia moltissimo. Soprattutto ha studiato fino all'esaurimento "Roots" e "Burn my Eyes" (rispettivamente dei Sepultura e dei Machine Head naturalmente)... l'unica critica che posso muovere a suo figlio è che seppur studi così tanto l'argomento, lo fa in maniera troppo rigorosa. Studia tutto a memoria e poi sul più bello che gli fai una domanda fuori dal contesto, cade come un pero. Dobbiamo fare in modo che studi la lezione in maniera più autonoma e personale e che non si limiti a ripetere a memoria il testo!...". Tornando alla realtà... è così che vedo questo "Incarnation". L'influenza dei Seps e dei Machine Head è fin troppo evidente, nelle ritmiche, nelle liriche, nella "fissazione" del tribale (come i Sepultura). In più la band aggiunge qualche altra influenza proveniente dal campo hardcore/new metal, proponendo un sound non molto personale, che non esisterebbe facilmente senza dischi come i già citati "Roots" o "Burn my Eyes". Alla fine, le 12 tracce sono ascoltabili, divertenti e ogni tanto viene la voglia di inserire il dischetto nel lettore, ma se dobbiamo limitarci ad una critica obiettiva, il fantasma delle proprie influenze musicali, incombe troppo spesso nell'operato dei Cadaveres de Tortugas. Se vi piace il genere, comunque (e se trovate il cd di questi ragazzi ungheresi), provate a dargli un ascolto, magari vi piace!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?