È strano come funzioni il mondo del music business. Ci sono band che con dischi infinitamente più scarsi di questo hanno venduto centinaia di migliaia di copie, probabilmente solo grazie al fatto di essersi trovate al posto giusto nel momento giusto. Non so se questo succederà anche ai Mouga e, sinceramente, non mi interessa, perché la loro proposta musicale, adattissima per suscitare i pruriti adolescenziali degli spettatori di MTV che si credono dei rocker, non è assolutamente in grado di impressionare chi con il rock ci ha a che fare da quando è nato. In questo disco troverete alternative e nu metal, spogliati del senso che altri hanno saputo sapientemente attribuirgli, in un miscuglio di suoni pompati e fin troppo moderni, che rendono i Mouga troppo simili a decine di finte metal band spuntate negli anni 2000. La voce risulta sempre inadeguata, sia sulle parti pulite che nei momenti più cattivi, mentre le chitarre non sorprendono di certo in quanto a preparazione tecnica e sono ingabbiate in suoni troppo compressi. Come accade solitamente in questo tipo di dischi, gli unici a fare un figurone sono bassista e batterista, che sputano sangue per tenere in piedi le canzoni.
Mamma che noia, che pochezza di idee. In ogni caso, visto che ogni mese arrivano decine di dischi così sul mercato, qualcuno li ascolterà. Teneteveli pure, io penso che la buona musica abiti altrove.