Copertina 4,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:42 min.
Etichetta:Code666
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SECRETS OF A BLACK PRIEST
  2. TWIST OF PERSONALITY
  3. BEYOND SUSPICION
  4. EMPTY COLD VEINS
  5. A STRANGE PAINTING
  6. IL MARTIRIO DI SAN LUCIFERO
  7. MARILENE'S LUSTFUL WHIMS
  8. ETERNALLY BOUND
  9. IL NOSTRO PATTO

Line up

  • Mancan: vocals & guitars
  • Akeron:guitars
  • Aran Morion: bass
  • Sicarius Inferni: keyboards & piano
  • Atlos: drums

Voto medio utenti

Gli Ecnephias vengono da Potenza e questo” Ways Of Descention” è il loro secondo disco dopo “Dominium Noctis“ del 2007. Affermano di suonare un ibrido di heavy, death, black, gothic con accenni di folk, ed il disco, cantato in inglese, italiano e latino, ruota attorno alla figura di un prete divenuto occultista nell’anno del Signore 1700.
Tutto questo per dirvi che l’occult metal degli Ecnephias non mi ha impressionato.
Prescindendo dal poliglottismo della band (e peccato che la parola “descention” in inglese non esista), prescindendo dal concept che è sì affascinante, ma che è stato banalizzato dalla band, bisogna dire che, a mio modestissimo parere, le capacità della band non sono sufficienti per tenere fede all’ambizioso progetto musicale che vorrebbero porre in essere.
Senza contare un cantante assolutamente poco dotato e poco espressivo, le diverse componenti del sound della band non solo non raggiungono un amalgama tale da creare un sound che sia diverso dalla somma delle singole parti, ma prese singolarmente sono la fiera della banalità.
Qualche tastiera qua e là per creare atmosfere esoteriche ed occulte, per certi versi vicine ai Black Funeral di “The Moon Of Carachith” (e questo non è assolutamente un pregio), una struttura essenzialmente heavy dove ogni tanto c’è qualche accelerazione black metal assolutamente inoffensiva, condita di qualche coro simil monastico per darsi un tono quasi doomish.
I testi poi, quando sono cantati in italiano, fanno venire voglia di premere il tasto stop del lettore. Mi riferisco a “Strange Painting”, dove si continua a blaterare di sangue marcio e sangue morto che domineranno, o alla conclusiva “Il Nostro Patto”, un mantra da satanismo d’accatto e di infimo ordine.
Il giudizio complessivo su questo disco è evidentemente negativo, risolvendosi lo stesso in una fiera del “vorrei ma non riesco”.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 15 mag 2010 alle 19:09

Per la cronaca e per i lettori - purtroppo - "malinformati", evitando ogni volgare polemica, rettifico una distorta informazione sul termine "Descention". Esso è un "pun", un gioco di parole e di significati tra "descension" ed "ascention", come scritto enigmaticamente sulla pagina "home" di www.ecnephias.com . Sapete com'è, tra lauree, università e centinaia di letture varie, ci dilettiamo ogni tanto a giocare con i termini, anche se non a tutti è chiaro e chissà perchè...sarà malevolenza? Ma no suvvia! Il prossimo disco lo intitoleremo "Anal blasphemy under a pagan sky" per la felicità dell'ovvio. E saremo anche statici, blast beats a manetta, zero clean vocals, zero arrangiamenti. Via pure le tastiere. Via ogni orpello. Che sono questi mix di generi? E che sono questi concept albums? Perchè scomodare archivi di comuni e chiese per informarsi su Don. XX e costruirvi una storia sopra? Se tanto ci da tanto, tanto vale muoversi così...;). Viva l'ovvio, il mediocre! Per quanto riguarda, invece, la voce di Mancan (il sottoscritto) e la musica degli Ecnephias si prega di leggere - accanto alla presente critica, se così può chiamarsi - quanto hanno scritto in ben 5 anni i recensori e i critici di mezzo mondo metal, dall' Italia agli USA, sull'act lucano: http://www.ecnephias.com/disconew.htm (recensioni e critiche di ogni disco targato Ecnephias e Abbas Taeter). Inutile dire altro, chi ha orecchie ascolta e valuta da solo, se può! Quanto al "mantra da satanismo d’accatto e di infimo ordine" riguardo una perla musicale come "Il nostro patto" non ci sono parole abbastanza incisive (leggasi OFFENSIVE) per commentare una simile "recensione": in breve, si nasce con un elitario "gusto musicale, artistico, letterario" . Ricordarsi sempre: "Non gettate le vostre perle ai porci", nel merito Cristo aveva ragione. E ancora come diceva il caro e satanico Szandor LaVey: "Rendete colpo al colpo, disprezzo al disprezzo, condanna alla condanna - con un maggior interesse liberamente aggiunto! Occhio per occhio, dente per dente, sempre quadruplicato, centuplicato! Diventate voi stessi un Terrore per il vostro avversario, in modo che sia ossessionato dall’essere molto prudente nei vostri confronti. In tal modo, sarete rispettati in tutti i cammini della vita, ed il vostro spirito, -il vostro spirito immortale- sarà vivo, non in un astratto paradiso ma nelle menti e nelle azioni di coloro il cui rispetto vi sarete guadagnati!". Ecco l'"Infimo Ordine" degli Ecnephias, servito e bandito al lor tavolo. Infine, citando il pregevole recensore, dico che: " I testi poi (leggasi RECENSIONI), quando sono cantati in italiano (leggasi QUANDO SONO SCRITTE CON I PIEDI), fanno venire voglia di premere il tasto stop del lettore (leggasi FAN PASSARE LA VOGLIA DI CONSULTARE LE WEBZINES E ASCOLTARSI, INVECE, QUALCHE PERLA DI SAGGEZZA DEL MAESTRO CARMELO BENE, UNO DA CUI SI POTREBBE IMPARARE COSA SONO CERTI CRITICI D'ARTE, DI MUSICA O DI LETTERE)". Signor Recensore, lei (dicono) ha una stimabile storia alle spalle fatta anche di alcune critiche lodevoli e di tutto rispetto (sa, io m'informo - a differenza sua - prima di criticare, e so riconoscere i meriti laddove presenti). Di lei ne parla anche bene qualcuno che mi ha consigliato di "fare il bravo". Anche degli Ecnephias se ne parla assai bene, questo sono certo che lo sa, vero? E non solo per i dischi passati ma anche per questo nuovo album che, per il dispiacere di qualcuno, sta ottenendo notevoli responsi e che lei ha invece così superficialmente denigrato, non già criticato da cima a fondo come era suo diritto che noi riconosciamo e garantiamo. Perchè quindi non è riuscito a trovare un minimo pregio nella nostra musica? Neanche uno diamine, siamo così schifosi? E perchè offendere poi, trattandosi di mera musica? Già perchè di offese, quà e là, ce ne sono eccome. Siamo, forse, nella stessa setta assieme, frequenta - ella - la nostra setta di "infimo ordine" ed è partecipe del "nostro patto"? Sono stati pazzi quei TANTI recensori che sin dai tempi del demo November ci hanno lodato sino ad oggi? Anche con diversi top album ;)....poveri diavoli incompetenti vero? A voi l'ardua sentenza... In breve e senza ironia, ho scherzato fino ad ora: c'è sempre differenza tra critica costruttiva, stroncatura e offesa. Tutto si accetta ma non che un album del genere sia trattato così. L'offesa non è mai accettata da gente come noi, con gli attributi e senza peli sulla lingua. Il politicamente corretto lo lasciamo ai damerini. Tra persone ragionevoli ci si intende se si dice che ci sono MODI e MODI, anche su diverse opinioni e gusti. Qui fa incazzare il modo e la superficialità. Null'altro. Se qualcuno si scandalizza di un simile commento è affar suo, noi la pensiamo così. Se un recensore rivendica il suo diritto di dire cosa vuole e come vuole anche una band ha pari diritto e facoltà. Cordialissimi saluti e ottime cose per la sua carriera e per la Webzine che stimiamo e che in passato ci ha pure già ospitato con la buona recensione di Dominium Noctis Mancan Ecnephias

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