Gli
Ecnephias vengono da Potenza e questo”
Ways Of Descention” è il loro secondo disco dopo “
Dominium Noctis“ del 2007. Affermano di suonare un ibrido di heavy, death, black, gothic con accenni di folk, ed il disco, cantato in inglese, italiano e latino, ruota attorno alla figura di un prete divenuto occultista nell’anno del Signore 1700.
Tutto questo per dirvi che l’occult metal degli
Ecnephias non mi ha impressionato.
Prescindendo dal poliglottismo della band (e peccato che la parola “descention” in inglese non esista), prescindendo dal concept che è sì affascinante, ma che è stato banalizzato dalla band, bisogna dire che, a mio modestissimo parere, le capacità della band non sono sufficienti per tenere fede all’ambizioso progetto musicale che vorrebbero porre in essere.
Senza contare un cantante assolutamente poco dotato e poco espressivo, le diverse componenti del sound della band non solo non raggiungono un amalgama tale da creare un sound che sia diverso dalla somma delle singole parti, ma prese singolarmente sono la fiera della banalità.
Qualche tastiera qua e là per creare atmosfere esoteriche ed occulte, per certi versi vicine ai
Black Funeral di “
The Moon Of Carachith” (e questo non è assolutamente un pregio), una struttura essenzialmente heavy dove ogni tanto c’è qualche accelerazione black metal assolutamente inoffensiva, condita di qualche coro simil monastico per darsi un tono quasi doomish.
I testi poi, quando sono cantati in italiano, fanno venire voglia di premere il tasto stop del lettore. Mi riferisco a “
Strange Painting”, dove si continua a blaterare di sangue marcio e sangue morto che domineranno, o alla conclusiva “
Il Nostro Patto”, un mantra da satanismo d’accatto e di infimo ordine.
Il giudizio complessivo su questo disco è evidentemente negativo, risolvendosi lo stesso in una fiera del “
vorrei ma non riesco”.
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