Il 1994 forse è l’ultimo anno che si può considerare quando si parla di Old School Death Metal, visto che tutti i gruppi e tutti i dischi più importanti di questo sotto-sottogenere sono stati pubblicati, alcuni hanno inciso un segno profondo e altri no. Dovrà passare ancora qualche anno prima di una nuova ondata di Death Metal non trascurabile, che vede come capostipiti
Nile,
Necrophagist e
Aborted.
In tutto questo i
Bolt Thrower chiudono quest’anno con il botto:
...For Victory.
Con questo quinto disco il gruppo inglese riesce a migliorare ulteriormente lo stile di “
The IVth Crusade”: i
Bolt Thrower sono migliorati ulteriormente nella gestione dei mid-tempos, in questo disco
Willets offre la sua performance vocale migliore in assoluto e le due asce,
Ward e
Thomson, si dimostrano ancor più consapevoli del loro ruolo e della strada intrapresa due anni prima.
...For Victory è spesso considerato l’apice compositivo e creativo dei
Bolt Thrower, e con piena ragione: questo disco è la perfetta fusione del vecchio con il nuovo, tra la brutalità e la velocità dei primi dischi e l’epicità e la maestosità di “
The IVth Crusade”. Di fatto viene preso il meglio della discografia dei
Bolt Thrower e fuso in un unico disco. La
title track è un perfetto esempio di come le due anime del gruppo possono convivere perfettamente in poco meno di 5 minuti di canzone. “
Remembrance”,”...For Victory” e “
When Glory Beckons” diventeranno presto alcuni dei brani più suonati dal vivo in assoluto dal gruppo.
Però purtroppo questo è anche l’album che conclude l’era d’oro dei
Bolt Thrower.
...For Victory e il seguente tour ebbero un gran bel successo, ma nonostante questo sia
Karl Willets che
Andy Whale abbandonarono il gruppo, la motivazione ufficiale è perchè entrambi volevano cambiare stile di vita. Come sostituto a Willets venne temporaneamente scelto
Martin Van Drunen, cantante olandese conosciuto principalmente per aver cantato nei primi due album dei
Pestilence e nei primi due degli
Asphyx. Invece per sostituire Whale viene scelto un giovanissimo
Martin "Kiddie" Kearns, solo 17enne.
Questo è anche l’ultimo album con
Earache, con cui la band non era in ottimi rapporti, ed è anche l’ultimo album con
Colin Richardson dietro la console, personalità che li accompagnava sin da “
Realm Of Chaos”. Questa è un’altra delle concause che ritardò l’uscita del seguente “
Mercenary”.
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