I cultori del Black Metal nostrano avranno sicuramente avuto modo di incontrare sul proprio cammino l'operato di
Fearbringer (e di tutte le sue varie ramificazioni artistiche) e magari ne saranno rimasti affascinati e colpiti, soprattutto per la sua incessante opera di ricerca storico/culturale che riesce ad imprimere nei concept dei suoi dischi, altro che il solito quanto becero e stantio (ridicolo?) satanismo tipico di certi gruppi senza personalità. Adesso tocca a questo live cd/dvd dal titolo chilometrico,
Iuvetur Mortuus Non Lacrymis Sed Precibus, Supplicationibus Et Eleemosynis, ma che ben riassume lo spirito che anima la sua venuta al mondo: omaggiare la popolazione Aquilana colpita dal durissimo terremoto del 6 Aprile 2009. Registrato in maniera professionale sotto tutti i punti di vista nel corso dell'Aquila Metal Fest questo prodotto mette in evidenza quelli che sono i cavalli di battaglia di Fearbringer, oltre a del materiale inedito che come al solito si fa apprezzare per la sua qualità. Quello che però rimane al centro dell'attenzione è la cura con cui viene affrontata l'esperienza del palco: costumi, atmosfere... tutto sembra pensato e realizzato per far rivivere mondi ormai perduti dove gloria, onore e fedeltà erano i pilastri morali su cui basare il tutto, e questo non deve assolutamente scadere nella superficiale equazione "onore = fascismo", qui si sta parlando di riferimenti culturali che poggiano la loro esistenza in secoli come il 1400, ergo, non esistono contatti ideologici nemmeno lontanamente pensabili. Chiusa questa parentesi polemica è il caso di concentrarsi sull'aspetto artistico e iniziando dalla confezione si può dire che Fearbringer non ha avuto intenzione di badare a spese, perchè dal digipack alla grafica è tutto curato nei minimi dettagli. E’ molto interessante l'attenzione con cui vengono inserite foto e note riguardanti l'Aquila e tutto il suo patrimonio artistico/architettonico. Sotto l'aspetto musicale invece si ottiene il massimo grazie al Black Metal carnoso e battagliero di Fearbringer, che nel suo caso viene rappresentato con equilibrio andando a pescare da tutta la sua discografia. Immortality through Black Metal, Double Array Creation, Seviziata e The Revolt su tutte, senza nulla togliere al resto. Dal vivo si può dire che i brani non perdono in efficacia, anzi, sembrano guadagnare una spinta maggiore, e il pubblico se ne accorge apprezzando l'operato dei nostri. All'interno sono presenti anche vari bonus come della musica inedita, interviste e gallerie fotografiche, il tutto a voler impreziosire un'opera che si rende nobile non soltanto per il suo valore artistico, ma soprattutto per lo scopo con cui è stata realizzata.
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