Tutti per uno... tutti e tre per il Metal.I
Raven oggi sono sempre ed ancora i due fratelli Gallagher, John e Mark, che non si sono lasciati abbattere dai tormenti degli ultimi anni, ovviamente affiancati da Joe Hasselvander, drummer esperto e con svariate collaborazioni nel suo curriculum, ormai nel gruppo dai tempi di "Nothing Exceeds Like Excess" (1988).
Dall'ultimo studio album, "One for All", a "Walk Through Fire" sono ormai passati ben nove anni, dato che questo lavoro era già uscito in Giappone l'anno scorso per la King Records, ma solo ora viene licenziato dalla SPV in Europa e negli Usa. Tuttavia i Raven non si sono certo arrugginiti (e questo nonostante l'alto tasso metallico presente nelle loro composizioni) e non sembrano nemmeno essere usurati da una lunghissima carriera, iniziata nel lontano 1974 e costellata di ottimi album, come ad esempio l'esordio "Rock Until You Drop" (1981), "All For One" (1983) e l'imprescindibile "Live at the Inferno" (1984).
Quello della formazione di Newcastle è da sempre un Hard & Heavy Metal energico e muscolare, non per niente per loro era stata coniata appositamente la definizione "Athletic Rock", ed i nuovi brani non deludono certo le aspettative.
La produzione è piuttosto retrò, con i Raven restii ad aprirsi a soluzioni più moderne, e la stessa attitudine emerge dal songwriting, dall'iniziale "Against the Grain" sino alla vorticosa "Attitude": drumming ben scandito, con la voce sporca e spiritata di John Gallagher che oltre alle corde vocale maltratta anche quelle del suo basso, senza dimenticarsi della chitarra saettante ed affilata di suo fratello Mark.
Un album compatto e quadrato ("Walk Through Fire" o la marziale e cupa "Armageddon" ne sono splendidi esempi), dove alcuni pezzi provano a spostarne comunque il baricentro, verso suoni più duri ed al contempo al limite dello street rock (quella "Bulldozer" che sguazza tra Pantera e Motley Crue) oppure affondando fendenti di stampo hard rock seventies ("Long Day's Journey") ma senza mai tradire quella fisionomia che il trio inglese ha adottato sin dagli esordi.
Anche le due bonus tracks inserite nel disco, guardano al passato, andando a riprendere i Montrose di "Space Station #5" (peraltro già coverizzata anni fa dagli Iron Maiden) ed una live version di "The King" (dal già citato "Nothing Exceeds Like Excess").
I soliti ... solidi ... Raven !!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?