Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2020
Durata:46 min.
Etichetta:Punishment 18 Records

Tracklist

  1. MADNESS AND RAGE
  2. WARRIOR OF SUN
  3. CONDEMNED TO HELL
  4. BEYOND THE HORIZON
  5. THE CHRONOGATE
  6. CITY HUNTER
  7. THE LIGHT
  8. HERO’S FATE
  9. UNREAL

Line up

  • Massimo Ventura: vocals, guitars
  • Alessandro Zelferino: guitars
  • Stefano Paparesta: bass
  • Enrico Cairola: drums
  • Marco De Fabianis: keyboards

Voto medio utenti

Le atmosfere neoclassiche che aprono il disco sotto le insegne dell'intro "Madness and Rage" sono ingannevoli, infatti, vengono subito messe all'angolo dalla seguente "Warrior of Sun", all'insegna del più classico Heavy Metal e aggredita da Massimo Ventura, cantante all'apparenza non particolarmente virtuoso ma con energia da vendere. Le tastiere di Marco De Fabianis devono poi sgomitare per farsi strada anche lungo la successiva "Condemned to Hell", dal passo meno spedito ma che ricorda nuovamente i Savatage. Non a caso direi, visto che "Hounds" è appunto uno dei brani del loro "Gutter Ballet", ma cosa ancora più importante è che lo fa senza sfigurare. Gli Hounds ci danno dentro pure con "City Hunter" (introdotta dalla strumentale "The Chronogate"), lanciata all'insegna del Power & Speed a stelle e strisce, lesta e spedita, indubbiamente il contesto dove i torinesi sembrano dare il meglio.
Infatti, "Beyond the Horizon" non aveva avuto la stessa efficacia, con quell'approccio più hardeggiante che mette alle corde non solo un volenteroso Ventura (che ha anche il compito di imbracciare una delle due chitarre del gruppo), ma anche il comparto strumentale che in qualche frangente perde la bussola e si incarta in passaggi poco fluidi e confusi. La ballad "The Light", (con un inizio tra Guns N' Roses e Skid Row, poi nelle successive accelerazioni tornano alla mente i Savatage) scorre via senza colpo ferire, così ci si avvicina agli ultimi capitoli di "Warrior of Sun". E', infatti, giunto il momento di "Hero’s Fate" e di "Unreal", due episodi discretamente strutturati e articolati dove fanno nuovamente capolino le influenze del Metal d'oltreoceano d'annata.

Gli Hounds sono una formazione relativamente giovane, si sono formati nel 2016, e dopo un omonimo EP sono arrivati al primo album grazie alla Punishment 18 Records, una prima prova che superano senza eccessivi patemi, ma per la prossima dovranno dosare meglio l'energia e l'entusiasmo in loro possesso e sfrondare quelle inevitabili ingenuità che ancora li appesantiscono.


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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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