Il grido di guerra che si leva dal primo demo di questo giovane quintetto di Reggio Emilia si rivela piuttosto convincente, grazie sopratutto ad una discreta prova del cantante, che prende subito le redini del gruppo e delle canzoni con un approccio deciso e battagliero.
L'aspetto musicale mostra, invece, ancora qualche piccola crepa, la ritmica rivela poca flessibilità ed anche il guitarwork non riesce ad emergere più di tanto, ma complessivamente le sensazioni che questo "Hvergelmir" si lascia alle spalle sono comunque positive, ed in prospettiva i
Warshout sembrano in grado di poter dare maggiori soddisfazioni, sopratutto se accresceranno il tasso di epicità e cattiveria delle proprie composizioni.
Il pezzo più riuscito è quello che giustamente piazzano in apertura, "This Is My Revenge", una vendetta consumata su una colonna sonora a base di Viking & Black Metal, mentre le successive "Dream in Twilight" e l'evocativa "My Last Battle", dove i suoni e le idee si fanno confuse e meno efficaci, scorrono via senza colpo ferire. I Warshout dedicano esplicitamente la quarta ed ultima traccia del loro demo alla Black Metal School, e "Burning Church" si rivela, infatti, come la canzone dalle tinte più gelide ed oscure.
Ancora un po' troppo scolastici (tra Immortal ed Amon Amarth) ma, come già affermato, sembrano essere in grado di far di meglio.
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