Copertina 8

Info

Anno di uscita:2010
Durata:55 min.
Etichetta:Cyclone Empire Records

Tracklist

  1. OBLIVION
  2. END USER
  3. TECHCCELERATION (THE MACHINE SPEAKS)
  4. HERE COMES THE RAIN AGAIN
  5. FADE OUT
  6. UNBELIEVABLE (THE MIND SPEAKS)
  7. DETHRONED
  8. HOW WERE WE SUPPOSED TO KNOW?
  9. EVERY DAY (THE BODY SPEAKS)
  10. TRANSCEND
  11. THE PAST (THE HEART SPEAKS)
  12. REBIRTH (BONUS TRACK)
  13. RAFI (BONUS TRACK)
  14. HOW WERE WE SUPPOSED TO KNOW? - ACOUSTIC VERSION - (BONUS TRACK)

Line up

  • Alan Tecchio: vocals
  • Justin Jurman: guitars, vocals
  • Clint Arent: bass
  • Dave Lescinsky: drums, vocals

Voto medio utenti

In passato il vocalist statunitense Alan Tecchio, ci ha abituati a prove e scelte mai semplici o banali, sia ai tempi degli Hades sia nei Watchtower o nei Non-Fiction, e lo stesso ha provato a fare nella parentesi con i Seven Witches.
Ed all'esordio discografico degli Autumn Hour, "Dethroned", prendono parte proprio un paio di musicisti che avevano collaborato con i Seven Witches su "Deadly Sins" (2007), dando vita ad un concept album per il quale hanno preso spunto da un libro di Ray Kurzweil, "The Singularity Is Near", incentrato su un futuro fatto di intelligenze artificiali, nanotecnologie etc...
In realtà "Dethroned" era uscito già l'anno scorso negli States, ed ora la Cyclone Empire Records lo fa uscire anche in Europa, con l'aggiunta di tre bonus tracks, che vanno ad ulteriormente ad arricchire quello che si è rivelato un ottimo lavoro.
La tracklist originale si divide in tre parti, e si fa subito notare la cover degli Eurythmics, "Here Comes The Rain Again", peraltro riuscita benissimo e perfettamente inserita in un tessuto musicale che sa unire, e far convivere, stati d'animo e soluzioni differenti.
Alan Tecchio è indubbiamente l'arma vincente degli Autumn Hour, ma il resto della formazione non gli è certo da meno, ed i quattro non si fermano davanti a nulla, che sia il poliedrico techno-thrash di "Every Day" e "The Past" (brano che conclude il concept), le strutture progressive di "Fade Out", le melodie inquiete di "Unbelievable" e "Transcend", oppure le versioni acustiche di "Rafi" e "How Were We Supposed To Know?".
Una scommessa non facile, sarebbe stato certo più agevole e redditizio mettersi a rispolverare un sound retrò ed ottantiano, ma gli Autumn Hour la vincono mostrando di avere personalità e spessore.

"Dethroned" è non solo un ottimo inizio, che mi auguro abbia presto un seguito, ma anche uno dei migliori dischi sentiti dall'inizio dell'anno.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.