Il sudamerica sta sviluppando una scena estrema veramente degna di attenzione, con una pletora di band che spuntano come funghi e quasi tutte dedite a sonorità brutali e marcescenti. I cileni Defacing tuttavia, all'opera in queste quattro tracce, non appartengono al novero delle band degne di attenzione e non convincono assolutamente col loro grind piatto e banale, che oltretutto spesso sfocia nel chaos più insensato. Le quattro tracce si preoccupano soprattutto di suonare "estremo", lasciando a parte spunti compositivi degni di nota e un qualsivoglia minimo criterio di razionalità e soprattutto di una monotonia unica. Di certo non sarà l'aggressività, sempre oltre livelli di guardia, a nobilitare questo mediocre dischetto. La voce è oscena, mai capace di cambiare registro e risultare come dovrebbe, marcia e disturbante. La prova strumentale viceversa si attesta nella media del genere proposto ma non basta a risollevare la proposta che rimane un insensato esercizio di baccano e rumore. Certo i fan del genere potranno trovare qualche spunto interessante, anche se ne dubito. Forse è meglio rivedere questa band sul full lenght per il quale sono accreditati l'anno prossimo. Sperando che facciano un salto di qualità. Chi vivrà vedrà.
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