Bel mini album per questi svedesi
Bloodshed, autori di un death/black di notevole spessore sia tecnico che per ciò che concerne l’impatto. Cinque pezzi, di cui una è una breve introduzione di una trentina di secondi, racchiusi in uno stupendo digipack (trademark della mai troppo lodata Code666). La bio li definiva come influenzati dal brutal americano ma a dire la verità di brutal in questo mini c’è solo qualche linea vocale qua e la che comunque aiuta e rendere più varia la proposta. Di certo sono lontani, per brutalità e chaos sonoro, gruppi come
Deranged e
Regurgitate per restare in ambito scandinavo. In effetti un pregio di questo “
Skullcrusher” (titolo tanto pacchiano quanto esplicativo) è che non stanca, le songs sfiorano le vette di ferocia di act black quali i
Marduk pur risultando molto dinamiche, con frequenti cambi di ritmo. Il death metal sicuramente fa riferimento allo swedish più marcio e malato in stile
Merciless e qualcosa dei
Vomitory e risulta davvero efficace per impatto e massacro sonoro. Sicuramente questi cinque pezzi son un buon auspicio per un prossimo full lenght. Li aspettiamo con fiducia. Nel frattempo gustatevi questo succulento antipasto.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?