Miracolo! Miracolo! Era da tempi lontani che un disco non mi esaltava in questa maniera! Il primo ascolto ti frantuma le orecchie, il secondo ti stacca la cervicale, il terzo ti fa commuovere come un bambino. La NWOBHM è tornata, carica di potenza e perfettamente aggiornata, ma questa volta arriva dalla Svezia. Gli
Enforcer rappresentano quello che a me, personalmente, era parecchio mancato da diversi anni a questa parte: un heavy metal veloce, diretto, melodico ma al tempo stesso senza compromessi, suonato da musicisti con le palle quadrate. Certo, certo, andiamoci piano: di strada ne devono ancora fare e sicuramente in questi anni sono uscite altre cose buone. Ma il debut album di questi ragazzi rimane sorprendente e sicuramente incontrerà il gusto di tanti kids nostalgici e bisognosi di novità discografiche all’altezza degli illustri predecessori.
Non vi sto nemmeno ad indicare alti e bassi di un disco che va gustato tutto insieme, dall’inizio alla fine. Riffoni clamorosi, assoli travolgenti, basso sempre in evidenza, voce essenziale, stacchi velocissimi. Di cos’altro avete bisogno? Certo, probabilmente diverse canzoni vi ricorderanno cose che avete già sentito in passato, ma in fondo poco importa quando l’impatto complessivo dell’album risulta così efficace.
Un acquisto più che consigliato, ragazzi. Forse alla lunga potrebbe un po’ stancare, ma i primi ascolti sono da godimento estremo. Se questi cresceranno come spero, riuscendo cioè a crearsi una propria identità pur mantenendo la purezza del proprio sound, ci troveremo di fronte davvero ad una grandissima band. Vedremo. Nel frattempo, giù il cappello.
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