Questa si che è una cosa curiosa. Dalla patria del Death Metal giungono i Corruption, una formazione con qualche anno di carriera alle spalle e altrettanti dischi pubblicati, di solito e cattivo Metal estremo direte voi, no, di solito e cattivo Stoner Rock, e pure con qualche saggia puntata in ambienti Southern Rock. Senza scomodare i mostri sacri del genere questi Corruption hanno le qualità adatte per farvi passare una cinquantina di minuti in buona compagnia. Bourbon River Bank puzza dall'inizio alla fine di Stoner, dai riff caldi e avvolgenti a quell'atmosfera vagamente Blues che appesantisce il tutto e lo profuma di alcol. Onestamente ci sarebbero molti brani da scartare perchè risultano soltanto come dei riempitivi, ma ci sono anche canzoni godibili come Hell Yeah!, Magus e Candy Lee, ovviamente poste in maniera strategica ad inizio album. I rimandi a gruppi come Molly Hatchet e Lynyrd Skynyrd si sprecano ma tutto sommato poco male, non è una cosa di tutti i giorni un gruppo come i Corruption, soprattutto se ormai si associa il nome della Polonia a quello del Death Metal. In finale è il caso di spendere due parole anche per il lavoro svolto dietro al bancone del mixer che dona le giuste tonalità ad un sound caldo e avvolgente.