Dopo Auras e N.O.W. dal Brasile arriva un altro splendido lavoro AOR, confermando l'attuale stato di grazia dei sudamericani per quanto riguarda il rock melodico. Joey Summer si presenta così: gran voce e grandi capacità alla sei corde, che contribuiscono a costruire un disco quasi perfetto. Da lodare in particolare il lavoro in fase di produzione: i suoni sono notevoli e aggressivi al punto giusto.
Si parte con
Rise Up, un inizio più che melodico che da un'idea di quello che succederà dopo, pur senza stupire. L'otto in pagella arriva in larga parte grazie al capolavoro rappresentato da
Anymore: gran prova vocale sulla strofa, che esplode in un ritornello trascinante. Da ascoltare. La title-track è invece meno intensa, pur mantenendo un discreto standard, mentre la successiva
Don’t Believe è carica di atmosfere anni ’80 e regala un intreccio di voci, tastiere e chitarre da brividi, prima di spegnersi un po’ con un ritornello non proprio all’altezza. La prima ballad è
It’s Only Your Love, condotta da pianoforte e chitarra acustica, delicata e affascinante.
Lorea rappresenta una vera e propria bomba di rock melodico ed è seguita da una nuova ballad,
I’ll Never Be Alone, più movimentata della precedente e davvero carica di suggestioni.
Tables Turning e
Beating risultano fresche e saltellanti, pur somigliandosi un po’, mentre
Brand New Day è in grado di offrire quello che probabilmente è il miglior refrain di tutto il disco. Chiusura affidata a
Rough Ride To Paradise, degna chiusura da brividi con lo zampino di Kee Marcello in qualità di songwriter.
Beh? Siete ancora lì? Uscite di casa e andate a comprarvelo. I brasiliani ultimamente giocano peggio di prima a pallone, ma sembra che qualcosa di buono riescano ancora a proporlo!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?