Dopo ben 4 demo, un mcd e due full-lenght tornano i berlinesi Harmony Dies. Il genere proposto è un death metal dalle fortissime reminiscenze thrash, che basa le proprie caratteristiche su una disperata ricerca del "suonare tecnico e veloce". In realtà, pur disponendo di una buona tecnica, la band cerca di fare il passo più lungo della gamba e in alcuni punti la proposta sembra quasi smarrirsi in un chaos insensato. Non aiuta di certo la produzione che è abbastanza impastata e accentua la sensazione di "baccano" più volte emersa durante l'ascolto di queste 11 tracce. Nei passaggi più thrashy la band ricorda certe cose dei primi Monstrosity come nell'iniziale "Narcotic" che però è macchiata da un urlaccio tirato a inizio song, per intenderci uno strillo che sembra direttamente venire da un singer power che si tiene le palle. La velocità è sempre molto alta anche se talvolta la band è abile a dare spazio a momenti più cadenzati e groovy come in "Blessing". Buono il growling del singer Christoph Carl che dimostra di possedere un'ugola spigolosa e ruvida. In generale il dischetto è godibile pur evidenziando i difetti sopraccitati che si aggiungono inoltre alla, ben più importante, mancanza di idee che attanaglia la band. In poche parole dopo tre song hai già capito tutto del disco e il resto che segue è solo un esercizio di riproposizione, anche brutale, di quanto già fatto in precedenza. Sul disco è presente anche la strumentale "Instrumetal" (che fantasia...) che per la verità è molto deludente, poco più di due miseri minuti senza neanche l'ombra di un assolo degno di tal nome. Evidentemente riempitiva. Un disco che è all'incirca nella media delle uscite del genere. Senza infamia e senza lode.
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