I brasiliani
Korzus, veterani della scena metal mondiale (se ne vanno in giro dal 1983), hanno una frenata passione per gli
Slayer, al punto di clonarli.
Il nuovo “
Discipline Of Hate” se invece di avere stampigliato sulla cover il nome
Korzus, avesse il nome
Slayer nessuno potrebbe accorgersi della differenza, forse nemmeno
Tom Araya e soci.
Messo in chiaro ciò, diventa tutto più semplice, anche per il lettore che voglia azzardare l’acquisto, perché saprà esattamene cosa troverà.
Troverà una serie di canzoni spaccaossa, dal riffing slayeriano, con un singer,
Marcello Pompeu, che imita alla perfezione
Tom Araya e violenza a tonnellate.
Non c’è molto altro da aggiungere, se non che le canzoni hanno il pregio di essere variegate, oltre ad essere ben prodotte ed eseguite.
Il giudizio su questo disco, paradossalmente, è difficile. Se valutiamo l’originalità, allora questo disco vale zero tondo tondo, non foss’altro che basterebbe comprarsi un qualsiasi disco storico degli
Slayer per rimanere soddisfatti. Se invece vogliamo valutare la passione e la convinzione che la band ci mette, nonché il buon livello di songwriting, allora questo disco acquista un senso. E non vi nascondo che certi passaggi forse gli
Slayer attuali pagherebbero per poterli scrivere.
Ci sentiamo di essere buoni e comprensivi con i
Korzus.
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