Lasciatisi ormai alle spalle i trascorsi di cover band degli Iron Maiden (sotto il monicker Black Shadows), gli AEternal Seprium approdano al loro secondo demo, "The Divine Breath of Our Land", che raccoglie quattro nuove composizioni, sempre all'insegna di un Power Metal marcatamente Epico e caratterizzate dal contesto lirico intrapreso dalla formazione varesina, indirizzato a temi ed avvenimenti che fanno parte della storia italica e, infatti, qua e là si possono captare dei passaggi in italiano. E' questo, ad esempio, il caso di "Solstice of Burning Souls", che riesce con facilità a far emergere il pathos epico di una composizione dove sono comunque evidenti tracce di Metal Classico ma pure del Power made in Italy, e dove inizia subito a farsi apprezzare la voce di Stefano Silvestrini, che replica poi alla grande su una "In Sign of Brenno" dove le influenze si allontanano sia nel tempo sia nello spazio, andando a richiamare atmosfere alla Warlord e, in misura minore, Cirith Ungol e Cloven Hoof, con un efficace assolo di chitarra che va ad valorizzare una traccia dalle tinte epiche ed evocative.
Non gli è da meno la successiva "The Oak and the Cross", alla quale partecipano anche alcuni elementi dei Furor Gallico, con in evidenza il violino di Laura Brancorsini e l'arpa di Becky Rossi, mentre Davide Cicalese si affianca fugacemente a Silvestrini, presenze che vanno ad arricchire questo episodio senza però snaturare lo stile degli AEternal Seprium, da parte loro pronti a replicare sulla conclusiva ed incisiva (grazie, anche, ad insistiti fraseggi di chitarra) "Under the Flag of Seprium", che si segnala anche come la canzone più veloce del lotto.
Non avendo potuto ascoltare il loro precedente demo "A Whisper from Shadows..." (2007), non sono in grado di valutare se e quanto sono migliorati nel tempo che divide le due uscite, ma lo stato di forma attuale degli AEternal Seprium è davvero ottimo.
Da tenere d'occhio.