Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:62 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. GIMME! GIMME! GIMME! (ABBA COVER)
  2. TWILIGHT OF THE THUNDER GOD (AMON AMARTH COVER)
  3. THE BAD TOUCH (BLOODHOUND GANG COVER)
  4. LIMIT (DEICHKIND COVER)
  5. DER GRAF (DIE ÄRZTE COVER)
  6. HIER KOMMT ALEX (DIE TOTEN HOSEN COVER)
  7. I SEE FIRE (ED SHEERAN COVER)
  8. SQUARE HAMMER (GHOST COVER)
  9. WARRIORS OF THE WORLD UNITED (MANOWAR COVER)
  10. DRAGOSTEA DIN TEI (O-ZONE COVER)
  11. AMEN & ATTACK (POWERWOLF COVER)
  12. ENGEL (RAMMSTEIN COVER)
  13. GOTT MIT UNS (SABATON COVER)
  14. DING (SEEED COVER)
  15. BLINDING LIGHTS (THE WEEKND COVER)
  16. THE FINAL COUNTDOWN (EUROPE COVER)

Line up

  • Hauptmann Feuerschwanz: voice , guitar, che bouzouki
  • Prinz R. Hodenherz III: voice , cornamuse, shawm, bouzouki, flaute, in uilleann pipes
  • Johanna von der Vögelweide: violin
  • Hans der Aufrechte: guitars
  • Jarne Hodinsson: bass
  • Rollo H. Schönhaar: drums

Voto medio utenti

I dischi di cover solitamente dividono i giudizi dei fans ma onestamente non credo sia possibile non apprezzare questo nuovo lavoro della band tedesca anche se molti dei pezzi qui presenti sono bonus tracks di vecchi dischi.
"Todsunden" unisce i metallari, che siate amanti del metal tradizionale, del power, del viking o del folk metal, qui troverete pane per i vostri denti, e che pane ragazzi!
Album praticamente impeccabile sotto tutti i punti di vista, dalla scelta dei brani coverizzati - che spaziano dagli Abba agli Amon Amarth passando per gli Europe - , all'esecuzione e alla produzione praticamente perfetta.
La capacità del combo teutonico di riproporre in una nuova veste brani completamente avulsi dal loro genere madre è più unica che rara e addirittura pezzi come "Twilight Of The Gods" o "Engel" si nutrono di nuova linfa vitale arricchiti dai tipici strumenti folk quali fiati, violini, mandolini, doppie vocals pulite e simil-growl.
Le chitarre pur non discontandosi troppo dalle versioni originali, danno un tocco in più disegnando riff energici, ricchi di groove che si intrecciano coi fiati e violini creando un muro di suono impressionante che rende brani quali "The bad touch” dei Bloodhound, “Der graf” dei Die Ärzte, “Square hammer” dei Ghost, “Blinding lights” di The Weeknd, la ciaciarona “Dragostea din tei” degli O-Zone e la trascinante “Warriors of the world united” dei Manowar, assolutamente godibili donando loro un' aurea di epicita'.
Bellissima la cover di "Engel" dei Rammstein che non perde un'oncia della sua magia anche perché cantata in lingua madre ( d'altronde come si possono coverizzare i Rammstein se non in tedesco?!), mentre merita un ascolto "The Final Countdown", tormentone degli Europe, che incuriosisce per gli inserti dei flauti, dei violini e degli horns.

Che dire? Operazione commerciale per raschiare il fondo del barile o invece un sincero omaggio ai gruppi che hanno evidentemente avuto una importanza per i Feuerschwanz?
Poco importa se il risultato è comunque buono.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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