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Rubicon'' è la pubblicazione 2010 del sestetto norvegese
Tristania; dall'Ottobre 2007 capitanato dall'italiana
Mariangela ''
Mary''
Demurtas.
Siamo difronte al frutto di una radicale svolta stilistica di questa band, che dall'avere un'impostazione
Doom-Gothic di base, ora ci lascia ascoltare un
Gothic impregnato di di influenze provenienti da svariate sfumature della musica; molto più energico e soprattutto libero da quell'atmosfera fissa e disciplinata dall'impostazione lirica dell'ex cantante e soprano
Vibeke Stene.
I
Tristania sono tornati, dunque, in gran forma e completamente rigenerati.
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Rubicon'' si presenta come un lavoro elaborato, estremamente curato, colmo di elementi particolari i quali vanno ben oltre la staticità del genere stesso; si tratta di un rinnovo generale e sembra quasi che ogni sua componente miri all'optimum globale.
Il sound complessivo è compatto, potente, in continua evoluzione... Contribuisce a rendere il disco leggero e orecchiabile; in più l'attenzione e la curiosità vengono stimolate quando si passa da riff di chitarra duri ed energici, ad un'atmosfera più calda e darkeggiante, fino ad arrivare ai più ricercati suoni provenienti dalla tradizione musicale celtica.
Con questo sesto full length i
Tristania hanno davvero fatto centro e soprattutto raggiunto un'autentica maturità stilistica.
Certamente, la splendida voce di
Mariangela Demurtas (cantante che risulta estremamente preparata a livello tecnico) ha contribuito a questa evoluzione...
Proprio in ciò risiede il grande passo avanti: nell'aver affidato tutto ad una nuova impostazione di canto, adattando ad essa la parte strumentale.
(Il contrario è quanto accaduto, ormai tempo fa, ai
Nightwish).
Purtroppo dover fare i conti con un soprano lirico e una forma mentis completamente a sfondo classico (e quì mi riferisco a
Vibeke Stene, vocalist eccellente, non a
Tarja, che reputo un'ottima cantante esclusivamente per il genere che propone, dato che per quanto possa apparire simile, è ben distante dall'essere vero e proprio canto lirico. Una buona preparazione classica con l'aggiunta di anni di studio ed esercizio e un'ottima capacità di controllo... ecco
Tarja Turunen), non è affatto facile; i
Tristania hanno intrapreso la ''strada intelligente''!
Ora siamo difronte ad una voce dinamica, aggressiva, ben modulata e graffiante... Il resto si struttura su di essa senza perdere, però, i propri passaggi caratteristici.
Tornando al disco...
In apertura si presentano due tracce assolutamente attive ed accattivanti: ''
Year Of The Rat'' e ''
Protection''; quest'ultima dalla cadenza malinconica e ben composta.
La calda voce maschile di
Kjetil Nordhus da il via alla bella ''Patriot Games'', in cui un gioco di voci e cori, il quale diventa ancora più accattivante nel ritornello, incanta l'ascoltatore.
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The Passing'' cambia impostazione all'album... Si torna al buon vecchio
Goth di partenza, con delle chitarre più energiche e caratteristiche; anche quì si fanno sentire dei giochi di cori e doppie voci che vanno a riempire e circostanziare la voce di
Mariangela.
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Exile'' è un valido estratto, melodico, il quale, stilisticamente, segue la scia dei precedenti.
Considerevole e distorta appare la bonus track di ''
Rubicon'', intitolata ''
The Emerald Piper''.
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Volture'' presenta dei riff molto potenti, una cadenza battente e l'alternarsi di voci growl e un cantato maschile che rendono il tutto perfettamente in armonia.
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Amnesia'' potrebbe essere addirittura considerato il miglior brano del disco, denso di elementi accattivanti per quanto riguarda la linea vocale e dalla parte ritmica coinvolgente.
Il disco si chiude con ''
Illumination''... Esempio palese del fatto che c'è ancora un pizzico dei vecchi
Tristania in questa rinascita!
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Rubicon'', come
Mariangela Demurtas, hanno decisamente superato una dura prova.
Siamo difronte ad un disco ben strutturato, nuovo, energico, particolare; e ad una cantante assolutamente preparata e dalla voce dinamica.
Siamo anche oltre, l'ormai superata, dimensione
Tristania.
In questo 2010, con la nuova pubblicazione e il cambio di line up, la band norvegese ha messo a dura prova sè stessa e soprattutto l'ascoltatore, il quale dovrà, ovviamente, scegliere se seguire le vecchie proposte, le nuove, oppure semplicemente apprezzare i
Tristania per questa evoluzione.
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Rubicon'' è il classico di sco di rottura, il quale, di conseguenza, deve fare i conti con il suo passato; allo stesso tempo possiede tutte le giuste componenti per essere apprezzato e dare il via ad un nuovo capitolo che porta il nome ''
Tristania''.
Ottimo il lavoro di produzione e ''normale'' quello di artwork, che esibisce la new entry
Mariangela Demurtas, in copertina.