Molto bene. La nuova release dei Sirenia, dopo un debutto personalmente non esaltante, finalmente convince in maniera decisa. Rivedute e corrette le molteplici falle che hanno caratterizzato il debut, 'An Elixir For Existance' è permeato su un songwriting più riflessivo, elaborato e ricercato, molto più vicino alle caratteristiche del Symphonic Gothic Metal che in precedenza, ove l'epicità e la coralità in ogni singola traccia non vengono mai difettate, rimanendo sempre ancorate al filo conduttore del platter. La band di Stavanger, in poco meno di un ora, riesce a coniugare in pillole la pomposisità e la coralità dei Therion che furono, le sinfonie tastieristiche dei Dimmu Borgir e le delicate tessiture dei Theatre Of Tragedy (in questo senso, non è possibile non notare la vicinanza nel timbro e nell'utilizzo della voce tra Henrietta e Sua Maestà Liv Kristine, palesissimo nella ballad 'Save Me From Myself'), il tutto spalmato in maniera personale su ottime alternanze vocali, ora screaming ora clean vocals. Avvolgenti melodie (un guitar riffing relativamente facile ma ricco di richiami epici e di immediata assimilazione) e delicate partiture in violino e piano (ascoltare l’ultima ‘Seven Sirens And A Silver’, please) finiscono di condire il tutto. Al contrario del primissimo lavoro discografico, le canzoni passano che è un piacere e la media dei sei minuti a composizione non appesantisce il lavoro, ma, anzi, vista l'elevata qualità delle composizioni stesse, arricchisce la dinamicità ed il pathos che questo dischetto ottico contiene. I Sirenia hanno appena incanalato i binari giusti per condurli, neanche troppo lentamente, in un posto al sole, ehm, anzi tra le ombre, in un genere ove solo chi ha realmente quel quid in più riesce a navigare senza rischiare l'annegamento improvviso. Altamente consigliato.
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