Suonare Black Metal comporta nella stragrande maggioranza dei casi l'assunzione di un'attitudine e di un'estetica che possono risultare forzate oltre che pacchiane, quasi come a dover timbrare un cartellino per non essere etichettati come "false". Succede anche di imbattersi in gruppi a cui proprio non interessa nulla la necessità di farsi catalogare, come nel caso di questi svizzeri
Blutmond che proprio in forza di queste motivazioni non potevano che incidere per la nostrana Code666, etichetta da anni all'avanguardia, in tutti i sensi.
Thirteen Urban Ways 4 Groovy Bohemian Days non è soltanto un titolo bizzarro da dare ad un album Black Metal, o che comunque sia attinge da questo filone, è la degna rappresentazione di come i Blutmond intendono la musica: senza confini, pronta a sperimentare, originale e dalla visione personale. La base su cui poggiano le canzoni è ovviamente di estrazione estrema, soprattutto Black Metal, ma è quello che ci costruiscono sopra a contare in maniera determinante; elettronica, synth, arrangiamenti effettuati con il sax, oppressione urbana, un concept delirante, mischiate tutto quanto insieme e forse riuscirete ad avere una vaga idea di quello che suonano questi ragazzi. You vs. The Modern Lifestyle Obsession, Friday - Trapped In Mental Disorder e Martini Midnight Madness già dai titoli sembrano porsi come dei manifesti di forte derisione nei riguardi della realtà che ci circonda, non soltanto a livello lirico, ma anche strettamente musicale visto e considerato che riescono a destrutturare in tutta tranquillità l'idea comune che abbiamo in fatto di Metal estremo. Generalmente il songwriting è molto robusto e solido, i brani sono ben studiati e malgrado questo non perdono in scorrevolezza. Se vi piace contaminare la vostra mente con proposte al limite... accomodatevi pure, la Code666 è qui per voi.
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