Copertina 7,5

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:Autoprodotto
Distribuzione:Masterpiece Distribution

Tracklist

  1. FAUST
  2. LUCE NERA
  3. MEPHISTO
  4. PERDIZIONE
  5. FUOCO SEGRETO
  6. MARGARETE
  7. OCCHI SPEZZATI
  8. SCHEGGE DI SPECCHIO
  9. LIMITE

Line up

  • Paolo Ferrarese: voce
  • Mattia Severi: basso
  • Ilaria Testa: tastiera e cori
  • Alessandro Fanelli: batteria
  • Marco Arizzi: chitarra

Voto medio utenti

Gli ostacoli che vengono messi sul nostro cammino sono difficili da superare, a volte insormontabili ma è proprio in questi momenti che tiriamo fuori il meglio di noi. Quasi con un desiderio di rivalsa, orgoglio e determinazione Marco Arizzi, dopo aver visto i suoi Tenebrae sull'orlo dello scioglimento definitivo, causa l'abbandono di 3 dei 5 componenti, non si perde d'animo, risorge e confeziona quello che senza dubbio è l'album più bello, completo e toccante della band genovese: Fuoco Segreto.

Il secondo capitolo dei liguri è un ancora un concept (anche se per la storia trattata dovremmo precisamente chiamarlo prequel) ed è la profonda ed ammaliante voce di Paolo Ferrarese a narrare le vicende, cantate quasi interamente in italiano, a guidarci attraverso il labirinto sonoro (mai eccessivamente complicato, invero) che i Tenebrae ci mettono davanti.
Trovare una definizione per la loro musica è abbastanza arduo ma possiamo parlare tranquillamente di un prog rock con forti connotati doom dei primi Black Sabbath accenni ai primi Litfiba, Faith No More e sporadiche concessioni estreme verso il black metal. Tutto questo viene proposto con un alone gotico e plumbeo reale, percepibile e sincero.
Al di là di paragoni con altri artisti, quello che stupisce maggiormente dei Tenebrae è la capacità di rapire l'ascoltatore, trascinarlo all'interno dei loro pezzi ed emozionarlo. Non importa che il brano sia progressivo e "pulito" come Luce Nera, una intensa ballad come Margarete o un pezzo più lungo e strutturato come Fuoco segreto o Occhi Spezzati, ogni composizione ha qualcosa da trasmettere. Non sono notoriamente un amante del prog, tantomeno di quello italiano, in questo caso però la grande perizia musicale non va a scapito delle atmosfere, non crea freddezza e non annoia in quanto non sono presenti riempitivi strumentali onanistici.
Ragione in più per affermare che quando la musica è bella, può trascendere i generi e non importa che sia totalmente il linea con i tuoi ascolti abituali, può sempre sorprenderti. Uscito ad ottobre 2013 e purtroppo capitato solo ora tra le mie mani, questo album è qualcosa da provare poiché a parole l'intensità della sua musica non è assolutamente riproducibile.

Amanti del doom, del prog, del post black, fatevi sotto, aprite gli occhi su questa realtà nazionale.


Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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