Tanti di voi si chiederanno il perchè "
Ashen", prima fatica degli svedesi
Shadowgarden prende su questo illustre e stimato portale un voto così alto, in netta controcorrente con altre webzines. La risposta, per quanto banale, è presto detta: l'album è bello. E' bello ed è facile, molto molto facile. Molto facile da ascoltare, molto facile da assimilare e da canticchiare e molto facile da riascoltare e da apprezzare molte altre volte ancora dopo il primo ascolto.
Con l'età sarò divenuto un poco più rincoglionito o forse un poco più saggio (fate vobis - ndr), ma io parto dal presupposto che un dischetto non deve essere per forza tecnicamente stravagante per piacere, non deve essere per forza innovativo per gridare al miracolo e ne tanto meno deve avere chissà che grado di difficoltà per essere brillante.
"
Ashen" è dunque brillante nella sua linearità, miracoloso nella sua formula stra-risentita e molto molto piacevole nella sua compostezza.
Volete sapere quale genere "innovativo" presenta
Shadowgarden (che non sono altro che la creatura di
Johan Ericson e
Andreas Hindenas dei
Draconian, ai quali si sono aggiunti anche altri membri della stessa Gothic Doom band)?
Gothic Rock. Puro, semplice, Gothic Rock di stampo nord europeo... un canovaccio comune a
Sentenced e
Lake Of Tears (quanto di queste due band è presente su questo platter!) e ora a
Poisonblack e
Lacrimas Profunderere.
Songs con una media durata intorno ai 4 minuti (a parte la finale "
Slowmotion Apocalypse" che ha una durata di 6 minuti e mezzo) con una struttura del tipo pre/strofa/ritornello/strofa/ritornello/ritornello/special/ritornello/ritornello/finale o giù di li. Banale se di poco spessore, grandioso se dotato della verve e del giusto manico, proprio come nel presente lavoro. Tutti brani spingono e il piedino batte... il coinvolgimento è tanto e si saltella come se la band stasse suonando dal vivo. Un gran lavoro di produzione dona poi al lavoro ulteriore smalto e freschezza... chitarre ruggenti, una sessione ritmica pomposa nel suo 4/4 (anche se nell'opener "
Shadowplay" i nostri danno un tocco di colore impostanto la strofa su un piacevole 7/8) e una voce perfetta per il genere, molto simile alle due band prima citate. Un ulterione plus deriva poi dalla presenza in alcune tracks di
Lisa Johansson (singer di
Draconian) e della sua splendida voce (sentire "
With Love And A Bullet").
Che volete altro? Questo è un dischetto di Gothic Rock perfetto. Punto. Nientre altro conta.
Vi piacevano i
Sentenced?
A D O R E R E T E Shadowgarden, nel modo più assoluto e totale del termine, ne sarete addicted e ne fischietterete le melodie per molto, molto, molto tempo.