Bona, bona, mille volte bona!
Di chi stiamo palando? Beh, naturalmente di
Marta Gabriel, la cantante/chitarrista dei polacchi
Crystal Viper, band dedita al power metal e giunta oramai al terzo album, il primo per
AFM Records se non consideriamo l'EP dal vivo "
Defenders Of The Magic Circle: Live In Germany", il che significa che nonostante gli sfottò e le prese in giro i Crystal Viper stanno lentamente iniziando a raccogliere quanto di buono seminato in passato.
Indubbiamente non stiamo parlando di una band da prima fascia, il power metal dei nostri polacchi preferiti (??? ma quando mai,
Decapitated, Vader...ndr) è piuttosto dozzinale e basilare, tuttavia come nel caso dei The Claymore spesso le cose semplici riescono a funzionare anche se dietro non c'è un songwriting eccelso a supportare il tutto. I brani contenuti in "
Legends" sono mediamente tutti carini, ma nessuno bellissimo o memorabile; il tutto si regge su velocità mediamente alte, riffs di scuola più che classica, e la voce di Marta "
Bona, bona, mille volte bona!" Gabriel, indubbiamente alta e squillante come ogni brava ragazza che si rispetti; le linee vocali sono accattivanti e catchy senza essere eccessivamente banali e l'ispirazione dei nostri viene più dagli anni '80 che dal sound helloween/stratovarius; citazioni degli
Stormwitch come se piovessero e lo stesso tipo di sound vagamente oscuro e malevolo. Altra band osannata dai nostri è quella dei
Virgin Steele, di cui in passato hanno anche pubblicato una cover, per la precisione "
It Burns for You", realizzata davvero in maniera fantastica.
Parlando di cover, i nostri dimostrano ancora una volta il loro amore incondizionato per il metal classic, andando a ripescare "
TV War" degli
Accept, carina ma non esaltante come nel caso della band di
David De Feis, ed in generale è un piacere poter ascoltare un album come "
Legends" che senza alcuna pretesa riesce ad essere un disco piacevolissimo, certamente derivativo ed una sorta di tributo al metal di 20 anni fa, ma questo non potrà che essere un pregio per chi è in cerca di queste sonorità, dato che il risultato è decisamente più che apprezzabile: "
Blood of the Heroes", "
Greed is Blind", la struggente ed epica "
Sydonia Bork", la hammerfalliana "
Night of the Sin" e la già edita "
Secret of the Black Water", sono tutti brani che faranno la felicità di chi vuole farsi un bel viaggetto indietro negli eighties senza per forza dover riascoltare per la milionesima volta i vecchi
Maiden,
Stormwitch,
Accept e chi più ne ha più ne metta: per capire se questo disco potrà piacervi basta ascoltare i primi dieci secondi della conclusiva "
Black Leviathan". Se vi vengono i brividi e la prima cosa a cui pensate sono i gloriosi
Running Wild di "
Death or Glory" come è successo a noi, beh fatelo vostro senza alcun indugio.
Bravi davvero e bona, bona,
mille volte bona Marta Gabriel!