L'estetica della guerra, la mistica del sacrificio e della violenza, gli ideali prima della vita, il combattimento uomo a uomo, le bombe che cadono e le città in fiamme che crollano... queste sono le tematiche fondamentali su cui si basa il concept degli
Eastern Front (un monicker che la dice lunga…), band inglese che con
Blood On Snow giunge al suo primo album. Nello specifico i testi narrano dell'Operazione Barbarossa, o più in generale dell'invasione tedesca nei confronti dell'Unione Sovietica, e della sua difesa. Per forza di cose con un apporto lirico di tale spessore anche la musica ne risente di conseguenza, ed ecco che il loro Black Metal si trasforma in una tormenta di neve, estremamente fitta e massacrante. In brani come Motherland, Battle Of Smolensk e Where Warriors Once Fell si può avvertire tutta l'aggressività esercitabile in battaglia, ma anche una certa vena melodica che forse sta proprio a sottolineare la tragicità dell'evento. Dal punto di vista prettamente musicale gli Eastern Front hanno sicuramente qualche angolo da smussare, ci sono delle canzoni che potevano durare meno e guadagnare in questo modo in efficacia, allo stato attuale delle cose invece si rischia spesso di cadere nella noia. Per chi è appassionato di tematiche belliche questi sono dettagli marginali, la sua attenzione non ne risentirà e si farà coinvolgere appieno, a chi invece non interessano minimamente queste cose incontrerà qualche difficoltà, del resto il loro è un Black Metal d'assalto monocorde, dove non esistono variazioni sul tema. Puro.
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