Cosa succede quando una ex Miss Svizzera si mette a cantare? Di per sé niente, immagino. Invece, se oltre a studiare per anni e a collaborare con artisti diversi e provenienti da ogni parte del globo, facendosi un curriculum lungo come un’enciclopedia, si prendono 14 canzoni cariche di passione e melodia e le si mettono in un disco, ecco uscire qualcosa che sicuramente merita di essere ascoltato.
5th Dimension di
Jane Bogaert è un disco di puro AOR, ultra melodico ed estremamente catchy, suonato alla perfezione e cantato ancora meglio, impreziosito inoltre dalle illustri collaborazioni di
Jeff Scott Soto e
Joe Lynn Turner, in grado di farsi amare da tutti gli appassionati del genere. Efficace sia nei pezzi lenti sia nei momenti più movimentati, questo lavoro regala davvero più di un’emozione.
Permettetemi una piccola riflessione, breve ma intensa. Ognuno di noi ha esperienza di quanto il rock sia bistrattato in lungo e in largo: ignorato dalle radio, schifato dalle TV, e via dicendo. Ora, chissà come mai il 99% dei turnisti che affollano il panorama musicale “ufficiale” quando si prendono la briga di proporre qualcosa di proprio finiscono sempre e comunque per realizzare dischi rock, hard rock o metal. A mio parere, questa è semplicemente la prova che il “nostro” genere (e tutti i sottogeneri che ne derivano) rappresenta il punto di massima espressione possibile per la maggior parte dei musicisti. Il che dimostra, senza ombra di dubbio, che la gente dotata di cultura musicale si interessa sempre e solo della musica “vera”, non delle canzonette da quattro soldi che tanto piacciono agli ignoranti che affollano il pianeta.
Finito il piccolo spot a favore del rock, che mi sembrava il caso di proporre, è giusto tornare al disco. Solo ed esclusivamente per gli amanti delle sonorità più soft. Rilassante ed estremamente piacevole. Acquisto consigliato.
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