Per un attimo ho avuto la sensazione che questi Machine Men mi prendessero per il... didietro! Arrivano dalla Finlandia, adottano un monicker "modernista" e sopratutto una copertina triste ed intimista che fa pensare ad un gruppo dedito ad atmosfere dark e/o gothic. Pensate alla sorpresa quando, giusto il tempo di inserire il dischetto nel lettore, all'ascolto di "Men Inside The Machine" il primo nome che viene in mente è quello degli Iron Maiden. E pensare che non avevo ancora adocchiato nella tracklist la presenza di un brano dal titolo "Aces High", che appunto si rivelerà una cover del famoso classico dei Maiden. Non cambiano poi troppo le cose con "Eye Of The Truth", che a livello di refrain ricorda Sebastian Bach e gli Skid Row, e con la modernista (più nei suoni che nell'attitudine) "Eye Of The Truth". Prima che sorgano dubbi ecco ad ogni modo "Enjoy Insanity" dove, dopo un riff iniziale che non può non ricordare i connazionali Sentenced, si torna nuovamente in linea con il songwriting di Harris e soci, tributati poi apertamente nella conclusiva "Aces High". Una buona fonte di ispirazione è già un ottimo punto di partenza, e comunque i 22 minuti di "Machine Men" non sono solo Maiden dipendenti. Da parte loro i Machine Men, nonostante i vari confronti fatti finora, riescono ad essere freschi e coinvolgenti, guidati da un discreto cantante, di sicura ispirazione dickinsioniana ma nemmeno troppo derivativo. E' da tenere poi in conto che questo Mini CD ha già un'annetto sulle spalle, e credo sia stato rispolverato giusto per preparare il terreno all'uscita dell'imminente "Scars & Wounds", con cui i Machine Men debutteranno sulla lunga distanza e dal quale mi aspetto buone cose.