Copertina 7

Info

Anno di uscita:2010
Durata:60 min.
Etichetta:Out Of Line
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DECLAMATION
  2. FOLLOW THE TRAIL OF GOD (FEATURING BLEEDING THROUGH)
  3. NEVER SURRENDER
  4. THROAT FULL OF GLASS
  5. FUCKMACHINE
  6. FORGOTTEN
  7. JUST LIKE ME
  8. SLAVE TO MACHINE
  9. THROUGH THESE EYES OF PAIN
  10. MONSTER:MURDER:KILL
  11. THEY
  12. RECLAMATION

Line up

  • Andy LaPlegua: vocals
  • Mr. Petersen: keyboards/synth
  • Joe Letz: drums
  • Jon Ho: percussion

Voto medio utenti

Sono trascorsi pochi anni da quando i Combichrist (progetto parallelo, ma ormai nemmeno tanto, di Andy LaPlegua, voce degli Icon Of Coil) hanno fatto il loro esordio nella scena musicale Industrial e già possono vantare un buon numero di album pubblicati e soprattutto possono fregiarsi di un percorso evolutivo che li ha portati da un Harsh/Industrial molto ruvido e aggressivo ad una sorta di Industrial (ovviamente sempre quadrata e potente) influenzato da massicce dosi di Electro, Synth Pop che non disdegnano nemmeno un certo rimando al ai Nine Inch Nails. Come si è arrivati a tutto questo? Forse è il caso di chiederlo ai Rammstein che hanno avuto la geniale idea (e non sono ironico) di portarseli dietro per tutta la durata del loro tour mondiale, mostrandoli al mondo e per forza di cose lasciando in loro un ricordo indelebile, che adesso inizia ad emergere nelle trame sonore di questo Making Monsters. Il nuovo corso di questo progetto è interessante e ricco di spunti creativi, un perfetto e ragionato mix fra umano e macchina, rappresentato a dovere in canzoni come Following The Trail Of Blood, che vede la partecipazione di Brandon Schiepatti degli Bleeding Through, giusto a voler sottolineare maggiormente un avvicinamento a sonorità più eterogenee, ma anche nei seguenti brani Never Surrender, Fuckmachine, Just Like Me e via discorrendo. Non è facile stilare un track by track e non è nemmeno utile forse, il contenuto di questo nuovo album dei Combichrist si è rivelato molto omogeneo e ben distribuito nella sua qualità. Potrebbero correre il rischio di lasciare scontenti i fans più intransigenti della musica Elettronica (che comunque rimane in dosi più che massicce) e suscitare l'interesse di chi non è propriamente un appassionato di sintetizzatori et simile, ma alla fine della fiera poco importa, Making Monsters rimane un bel ritorno pieno di ottima musica.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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