Copertina 7

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2010
Durata:77 min.
Etichetta:Lion Music
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CYCLONE
  2. SEEDING THE UNIVERSE
  3. LET THERE BE LIGHT
  4. THE DAWN OF TIME
  5. MACHINE MAN
  6. VOYAGE TO TRIANGULUM
  7. MYSTERIOUS LIGHT
  8. MYSTICAL DREAM
  9. GLIMMERING STARDUST
  10. ELECTROMAGNETIC
  11. GENESIS OF LIFE
  12. CARBON CREATURE
  13. SUNS OF ANDROMEDA
  14. WE ARE NOT ALONE
  15. NIGHTMARE AWOKEN
  16. PRIMORDIAL ATOM
  17. METROPOLIS
  18. ALWAYS AT MY SIDE
  19. THE ANGELS ARE CALLING

Line up

  • George Bellas: guitars, bass, keyboards
  • Marco Minnemann: drums

Voto medio utenti

"The Dawn Of Time" è l'ultima produzione targata George Bellas a circa un'anno di distanza dal precedente "Step Into The Future". Il chitarrista americano ci regala una cascata di virtuosismi e velocissime scale, non tralasciando l'aspetto compositivo farcito di melodie di grande impatto. L'opener "Cyclone", esalta con grande chiarezza gli intenti dell'artista sfoggiando grandi progressioni e riff taglienti.L'aspetto neoclassico che emerge in pezzi come "Let There Be Right", "Mystical Dream","Carbon Creature","We Are Not Alone","Primordial Atom" e The Dawn Of Time", non possono che ricondurci ai grandi del genere come Malmsteen e il grande Vinnie Moore. Atmosfere mistico orientali con l'avvolgente "Machine Man", brano dalla cadenza non esasperata e ricco di fraseggi armoniosi e orecchiabili, fraseggi che ritroviamo nella bellissima "Voyage To Triangulum", impreziosita da pennellate blues ben distribuite e in grado di catturare l'ascolto sin dalle prime note. Spazio al ritmo con l'impetuosa "Glimmering Stardust", ancora in chiave neoclassica e carica di gran dinamismo musicale e dagli interessanti arrangiamenti, pezzo che ci accompagna all'ascolto della splendida "Suns Of Andromeda", momento clou dell'intero cd in cui le atmosfere d'effetto avvolgono l'ascoltatore con disarmante semplicità. Omaggio all'immenso Steve Vai con i brani "Seeding The Universe" e "Always At My Side", momenti in cui emerge con assoluta chiarezza il grande bagaglio tecnico in possesso di GB, artista in grado di spaziare tra generi e stili con assoluta naturalezza. Chiude "The Dawn Of Time" la particolarissima "The Angels Are Calling", ambientazioni originali e uso adeguato di tastiere sempre presenti in ogni canzone, rappresenta il degno epilogo di un disco assolutamente valido in cui in nessun momento la noia riesce a fare il suo ingresso.
Motivi originali strutturati con abilità e tecnica sopraffina, permettono di far apprezzare il lavoro anche a chi non si può ritenere un appassionato del genere e questo per la grande e notevole maestria di un chitarista in grado di lasciare il segno.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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