Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:59 min.
Etichetta:Nightmare Records
Distribuzione:Connecting Music

Tracklist

  1. RISE TO REVISE
  2. DEATH OF A DREAM
  3. THE AGE OF BETRAYAL
  4. THE SYSTEM
  5. INVERSION
  6. MOUTH WITHOUT A HEAD
  7. DESECRATION DAY
  8. ICON OF RESOLUTION
  9. INSIDE LOOKING OUT (THE ICON & THE GHOST)
  10. BUILDING THE TOWERS

Line up

  • Steve Braun: vocals
  • Jon Bodan: guitars
  • Zane Matthews: guitars
  • Kris Maltenieks: bass, harsh vocals
  • Ernie Topran: drums

Voto medio utenti


"Building the Towers" è il secondo album, ad un paio d'anni di distanza dall'esordio "A Manifesto For Domination", per gli Halcyon Way, anche se è il primo con alla voce Steve Braun, cantante che si era già fatto conoscere dalle nostre parti per la sua militanza negli Ashent.
Se l'appena citato Braun si occupa, più che discretamente direi, delle clean vocals, per i passaggi in growl su cui insistono per rendere più heavy la propria proposta, gli Halcyon Way si affidano al bassista Kris Maltenieks, per un ottimo lavoro d'assieme che caratterizza un heavy & thrash sound dalle marcate tinte Progressive, in un ipotetico connubio tra Annihilator e Queensryche.
Una sfida dalla quale questo gruppo statunitense esce a testa alta, sia per lo spessore della proposta musicale sia per l'efficacia della resa sonora, nitida ed affilata, grazie al lavoro del produttore Lasse Lammert.
Dopo un avvio piuttosto efficace (su tutte le pulsazioni thrash ed il ritornello catchy dell'opener "Rise to Revise" e di "The Age of Betrayal"), "The System" mostra un po' la corda, attorcigliandosi troppo su se stessa senza riuscire mai ad imporsi, cosa che invece riesce decisamente meglio tanto a "Inversion", dove è il drumming di Ernie Topran ad ergersi da protagonista, quanto all'intensa "Inside Looking Out (The Icon & The Ghost)".
In precedenza i Queensryche non sono stati citati a caso: è, infatti, innegabile che "Mouth Without A Head" riecheggi proprio la formazione di Seattle, un accostamento peraltro inevitabile, dato che su questo lento dai toni drammatici a duettare con Braun ritroviamo proprio Pamela Moore, con l’ex Sister Mary che fa poi capolino pure nel finale di "Icon of Resolution" e "Inside Looking Out".

Non resta che segnalare che la copertina (ad ogni modo nulla di memorabile) è opera del tanto quotato quanto bravo Travis Smith, e sopratutto suggerirvi di dare a "Building the Towers" quantomeno una chance.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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