Tornano gli elvetici
Emerald con il loro power metal carico di elementi classic e di parti sinfoniche. In realtà, nel nuovo
Re-Forged la band sperimenta molto più che in passato la presenza quasi costante di tastiere e soluzioni orchestrali, senza però che questo tolga potenza ed efficacia al sound.
Partenza decisamente ottima con
The Wanderer, strofa saltellante e ritornello pieno e goloso. Si prosegue con
The Last Legion, più epica e corposa, mentre con
Pipes Are Calling e
Where’s Your God il ritmo rallenta leggermente e un po’ di mordente si perde. Ci pensa però la maideniana
Alteration a sistemare le cose, seguita dalla possente
Secret Agenda.
The One e
Witches’ Tower poco aggiungono a quanto già sentito finora ed introducono la scanzonata
Until My Winter Comes, a metà tra richiami Helloween e strizzate d’occhio ai Darkness. Il titolo di
Mark Of The Beast illustra perfettamente l’ampia presenza di elementi cari alla vergine di ferro all’interno del brano, mentre la conclusiva
Mutiny è una suite di quasi 10 minuti carica di epico pathos.
Insomma, nulla di nuovo, ma “solo” un buon disco, impreziosito da capacità strumentali e vocali sicuramente superiori alla media. Se vi piace il genere quasi certamente non vi deluderà, anche se non nascondo che alla lunga possa anche annoiare un po’.
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