Sono sempre stato un grande estimatore dei
Fate, anche quando il mondo del metal più intransigente vedeva questa formazione come l’espressione di un “tradimento”, attuato dal fondatore Hank Shermann in fuga dalle atmosfere ossianiche e mefistofeliche dei Mercyful Fate (che, per inciso, considero uno dei capisaldi della musica … lo so, sono un po’ “strano”!).
In effetti, il cambiamento era radicale … raffinato AOR yankee energizzato dalla carica melodica scandinava al posto di turbini di metallo solforoso, look sgargiante e sfarzoso in luogo di cerone e tibie, ma personalmente, superata l’inevitabile sorpresa iniziale, non mi sono mai sentito particolarmente “turbato” dalla situazione, né ho vissuto come un “voltafaccia” particolarmente disturbante le scelte di un musicista evidentemente poco coinvolto nelle tematiche che il Fato Misericordioso incarnava così efficacemente.
Sono passati venticinque anni da allora e i Fate hanno continuato, anche senza il loro illustre chitarrista (abbandonò il gruppo nel 1987, dopo la pubblicazione dell’irrinunciabile “A matter of attitude”, qui giustamente ben rappresentato) a produrre il loro melodic rock di qualità, celebrato da questa corposa compilation, che solca la preziosa parabola artistica di una formazione che andrebbe considerata per i suoi meriti artistici e non solo ricordata per le vicende appena accennate.
Ci aveva già “provato” la MTM Music ristampando il vecchio catalogo della band e patrocinando il nuovo capitolo (“V”, del 2006) di una discografia priva di autentici dissesti, e oggi ci riprova la sua prima etichetta, la EMI Music, e la speranza è che l’ottima scelta dei brani, che privilegiano la storia meno recente del gruppo, possa fornire un’occasione importante al rilancio in grande stile dei Fate.
La presenza di due nuove composizioni, le belle “All I wanna do” e “Rock’n’roll angels”, consente di auspicare in una soddisfacente prosecuzione nel percorso musicale del Destino danese e costituisce una piccola forma d’attrattiva anche per i fans, mentre per il resto troverete tutta la classe, l’ariosità, la dinamicità di un assemblaggio tra hard rock e melodia piuttosto “tipico” e molto appagante, degno di essere il vero “polo d’attrazione” per chiunque ami il genere, non conosca bene la materia (“difficile”, ma non si sa mai …) e desideri colmare la lacuna con la pregevole panoramica offerta da “25 Years – The best of Fate 1985-2010”.
Preciso (minuzioso nelle note esplicative riguardanti i pezzi e la loro provenienza discografica, nonché le svariate line-up ), ma un po’ “scarno” il booklet del Cd.
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