Avevo sentito parlare di questi
Death Dies come di un buon gruppo e nulla più, ma credo che in molti si siano dovuti ricredere nel giudizio dopo la nuova uscita del gruppo padovano (nato da una costola degli Evol). "Product Of Hate" è un rullo compressore che sbriciola senza pietà tutto ciò che trova sul suo cammino, con criterio ed ostinata organizzazione. Grandissima la capacità del trio di passare continuamente da ritmiche thrash (a volte anche ricche di groove) a pezzi più tecnici al limite del death a sfuriate di black metal veramente ma veramente old style. In "Product Of Hate" troviamo un ventaglio di influenze così ampio da spaziare dai vecchi Hellhammer o Sarcofago addirittura ai Death (sentire l'inizio della title track per credere). Ma non crediate che l'album sia semplicemente un proiettile in corsa lanciato dall'inizio alla fine: tantissimi sono i cambi di tempi e di umore, veramente interessanti ed azzeccati. Addirittura in uno dei pezzi presenti una stranissima parte di voce pulita mi ha fatto pensare a Kiske come guest musician! Le qualità tecniche di Samael, Demian e Rex sono all'altezza della loro musica, e accompagnano con sapienza e varietà il songwriting. Una menzione particolare va all'ottimo batterista che riesce a rendere molto variegato un drumming che altrimenti sarebbe potuto spesso e volentieri sfociare in ritmiche serrate senza alcun criterio. Bella e particolare anche la copertina tratta da un'opera di Hieronymous Bosch, e che proprio per questo motivo ricorda il capolavoro "Into The Pandemonium" dei Celtic Frost. "Product Of Hate" è lungi dall'essere un capolavoro, ma proprio perchè senza alcuna pretesa di innovazione e/o originalità riesce a risultare un progetto fresco e valido. Da inserire nel lettore per spaccarsi le orecchie e fare un pò di sano headbanging!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?