Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:21 min.
Etichetta:Petrichor

Tracklist

  1. VIDEO NASTY
  2. NIGHTMARE BEACH
  3. CASTLE FREAK
  4. PIECES
  5. BLACK CHRISTMAS
  6. FINAL EXAM
  7. ANTICHRIST (SEPULTURA COVER)

Line up

  • Kellen Wyslouzil: bass
  • Dave Callahan: drums
  • Jordan Schritt: guitars
  • Faith Alexis Danger: guitars
  • Kyle Scott: vocals

Voto medio utenti

Ecco qui un progetto interessante proveniente dal Canada che farà felici molti di noi, me compreso.
Questo nuovo diabolico quintetto nato dalla mente diabolica di Jordan Schitt è affamato di rozzo metal estremo anni 80, horror di serie B e trashume assortito.
Ovvero come passare una serata con hamburger, pizza, o la mitica e fantozziana frittatona di cipolle, birra media gelata e rutto libero.
Questi sono gli ingredienti di questo Ep veloce, sporco di thrash/ death con un occhio agli Slayer prima era (il logo dei nostri è inequivocabile); questa formula sarà vecchia come il cucco, non ha pretese intellettuali ma ha il suo perché.
Ogni titolo che troverete all’interno vi aprirà lo scrigno dei ricordi ma soprattutto ascoltandolo.
Basta sentire l’apertura omonima strumentale corredata da campionamenti di film horror, che troverete lungo il mini; una sequenza di riffing e rullate di scuola estrema vecchio stile con quella grattuggiosità che a me piace tanto.
Una rullata inequivocabile porta allo speed/ thrash di “Nightmare beach”, i riffing sono old school e lo screaming s’incrocia con un growl profondo; la produzione è sporca quanto basta anche se la batteria per me è volutamente troppo sopra le chitarre con interventi di blast beat.
Il proiettile sonoro “Castle freak” vi incollerà al muro grazie ad una mitragliata sonica.
Thrash/ death veloce, ignorante con cori e rullate come se piovesse e un vocione a declamare il titolo, con quei riff serrati in up tempo da leccarsi le orecchie.
Altro omaggio al cinema horror è “Black christmas”; se non conoscete il film omonimo di Bob Clark del 1974, fiondatevi subito a vederlo e lasciate stare lo scialbo remake.
Il brano è violentissimo e senza fronzoli; puro speed/ thrash con riffing a grattuggia, tremolo incorporato, rallentamenti, blast beats e un solo heavy gustoso.
Chiude il tutto la bella cover di “Antichrist” dei Sepultura interpretata con perizia e passione e sulla coda noterete un omaggio nel riff alla ben più famosa e slayeriana “The antichrist”.
Se cercate il divertimento senza pretese per passare venti minuti in allegria fatelo vostro, il gruppo qui sa come fare per placare la fame di metal estremo ottantiano.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.