Fermate le vostre grida d’esultanza! Questo non è il nuovo album degli swedish goremaster
Regurgitate!!! Ecco. Ci siete? Ok, andiamo avanti.
Dicevo che il disco in questione non è altro che la versione in digitale del 12’’ omonimo il quale contiene le prime 10 tracce estratte dal loro primo full lenght “
Effortless Regurgitation Of Bright Red Blood” e ri-registrate per l’occasione, mentre le restanti 8 sono nuove di zecca. Aiutati in fase di registrazione e di mastering da
Miezko Talarczyc dei
Nasum (pure cult!) e da
Scott Hull dei
Pig Destroyer, i nostri danno vita al solito massacro grindgore marcio e assolutamente sconcio. La differenza principale sta che le prime dieci tracce sono meno intense, risentendo forse del peso degli anni (le composizioni risalgono al ’94). In effetti le reminiscenze dei
Carcass di
Jeff Walker e
Bill Steer sono lampanti, anche per via di un approccio e di un suono che oserei definire rock-oriented pur se assolutamente distruttivo. Le restanti otto tracce invece rimandano al capolavoro della band ovvero “
Carnivorous Erection” (ve la ricordate la magnifica copertina?) con il loro groove assassino ed un’intensità assolutamente da cardiopalma, con un uso più massiccio ed efficace dello screaming che si completa a meraviglia col classico gorgoglìo brutale ed inintelligibile. In “
666 Casualties” si permettono pure di rallentare e cadenzare la musica, sarà perché forse dura la straordinaria lunghezza di 2min. e 23 sec. Un vero record se pensate che le 18 tracce in totale durano 17 minuti…
La cover è ancora molto sick ma ha perso l’irriverenza della precedente, anche perché non è più opera del genio di
Wes Benscoter. In definitiva un succulento antipasto in vista del prossimo full lenght. Maniaci, assassini e depravati fatevi sotto.
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