Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:32 min.
Etichetta:Underground Movement

Tracklist

  1. MALEVOLENT REPRISAL
  2. BLOODSOAKED BAYONET
  3. POINT BLANK EXECUTION
  4. ENTER MY LAIR
  5. KILL AT ALL COSTS
  6. THE RED MIST
  7. EXTREME RENDITION
  8. UNSTOPPABLE
  9. TEAR IT DOWN (HATEBREED COVER)

Line up

  • Darren Keogh: vocals
  • Graham Dunne: drums
  • Edin Broughal: bass
  • Edin Dunne: guitar
  • Joe Merriman: guitar

Voto medio utenti

Hanno passaporto irlandese ma scommetto che ai Warpath piacerebbe averne uno statunitense fra le mani.
Il sound della band di Dublino infatti è tutt’altro che europeo, nelle vene del quintetto scorre lo stesso “sangue musicale” di acts d’oltreoceano quali Dying Fetus e Misery Index.
Dunque spazio a canzoni dal forte impatto sonoro, contaminate da spunti “rubati” al grindcore, il cui unico fine è quello di spazzare tutto via con furia iconoclasta.
“Malevolent reprisal” si compone di nove canzoni per un totale che sfora di poco i trentadue minuti, tempistica nelle quale una band ampiamente derivativa come i Warpath può dire il suo senza incorrere nel calo di interesse di chi ascolta, rischio che sta sempre in agguato quando si hanno a disposizione più muscoli che talento.
Aspettatevi quindi canzoni estremamente lineari, cambi di tempo ridotti all’osso, un riffing incalzante e tempi da metronomo impazzito.
La cosa incredibile è che nonostante una scelta così limitata di elementi a propria disposizione, gli irlandesi riescano a tirare fuori qualcosa di interessante grazie ad alcuni spunti che beneficiano dell’influenza benevola della Dea dell’Ispirazione Brutal come in “Point blank execution” e “Unstoppalble”.
Chiude “Malevolent reprisal” la cover di “Tear it down” degli Hatebreeder, ma state tranquilli la declinazione “core” è stata cancellata con un bel pennarello ed è rimasta la parte metal rivista e corretta per non rovinare l’amalgama delle tracce precedenti.
Per la classe vera rinnovo l’invito di ripassare tutta la discografia di John Gallagher & Co. , ma per chi già va a dormire cullandosi con le note di “Stop at nothing”, un ascolto ai Warpath non farà male.

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 11 ago 2011 alle 16:26

Disco molto buono anche se decisamente poco originale. Voto giusto.

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