Ancora un disco Relapse, ma questa volta si tratta di album che si allontana abbastanza dalla proposta musicale tipica dell'etichetta: l'omonimo debut album dei
Royal Thunder infatti non è nè un disco death nè un disco sludge, bensì un concentrato di rock e doom accompagnato dalla suadente voce della cantante NOME: dopo un'evitabile intro, "Sleeping Witch" apre le danze con il suo mood lento e quasi doomeggiante ma dal sapore "desertico", quello che uno si aspetterebbe di ascoltare in una saloon messicano disperso nel deserto, sorseggiando tequila che fonde le budella. Il riff 100% rock'n'roll e venato di blues di "Mouth Of Fire" esplode, con il suo sound tipicamente Settantiano ed ottimamente accompagnato dalla voce della singer che non suona fuori contesto anche nei brani più duri e cattivi. Il disco propone un mood quasi sempre doomeggiante e cupo, quasi psichedelico, dove l'arma vincente pare essere l'intreccio tra voce femminile e le chitarre così calde e delicate, ma anche in grado di graffiare, anche se a farla da padrone sono le lente e eteree "Low", "Grave Dance" o "Deacon".
Un disco che non ti aspetti dalla Relapse, ma che nonostante una proposta non proprio vicina agli standard dell'etichetta si rivela interessante: brutallai dal cuore tenere, tra un disco brutal death e uno sludge, perchè non ascoltarvi i Royal Thunder? Potrebbero perfino piacervi..
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