Visto il curriculum che vanta la permanenza dei suoi membri in formazioni più o meno di rilievo (Morbid, Nasum, General Surgery), potremmo considerare i
Crucifyre come un passatemo o un progetto parallelo piuttosto rilassato con la sola finalità di suonare e divertirsi. D'altronde, perchè non mettere insieme un gruppetto all'insegna del death metal d'annata (rigorosamente svedese) tra un tour ed un disco in studio? Perchè alla fine dei conti "Infernal Earthly Divine", prima prova su disco del gruppo, è questo: 41 minuti tirati di death metal vecchio stampo, sulla scia di Nihilist, Dismember e via dicendo, con chitarre zanzarose e secchissime e con il growl licantropico del singer Tormentor bene in evidenza. I suoni volutamente grezzi ed "amatoriali" amplificano quel mood da cantina che bene si confa alla genuinità del death metal dei primi anni '90, ma purtroppo questo non è sufficiente a farci promuovere i Crucifyre: la loro musica è infatti fiacca e piatta, priva di verve e di ispirazione, forse chiaro sintomo di come i suoi membri considerino questo gruppo come un semplice passatempo. Non c'è nulla che faccia sobbalzare l'ascoltatore, più che un disco sembra di avere in mano un demo di una qualità sonora leggermente superiore alla media. Viene quasi da domandarsi che utilità abbia pubblicare un disco del genere, tanto vale registrarsi qualche pezzo nel proprio studio o sala prove e metterlo come free download o come un demo da vendere ai concerti per 3 euro.
Chissà, magari il prossimo disco verrà meglio, ma per ora i Crucifyre si beccano una bella bocciatura. Speriamo che imparino in fretta la lezione.
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