Eccoli qui, i diretti concorrenti degli In Extremo. I Subway to Sally come i colleghi/antagonisti sono delle vere rock star in patria e non vanno niente male neanche nel resto d'Europa, forti entrambi di contratti discografici con due major. Liberatisi della componente folk quasi del tutto, i Subway to Sally sembrano tranquillamente una classica modern rock band di quelle che si vedono su mtv tutti i giorni. Qualche arrangiamento classico qui e là non basta per riportare la band al suono del passato, e anzi l'allontanamento è sempre più evidente, a favore dell'elettronica e dei chitarroni iper-distorti e compressi alla Rammstein. Anche se la componente classica se n'è andata, non vuol dire che "Engelskrieger" non sia un disco competitivo, anzi, le songs che lo compongono, più oscure che in passato, sono rocciose, dirette e suonano alla grande. Non c'è nulla che non vada e anzi, il tutto fila liscio come l'olio per un album che farà sicuramente contenti tutti i fan di questo genere dove il rock si mischia al metal, il metal si mischia alle parti elettroniche le quali a loro volta si mischiano al dark/gothic e alla mainstream music. Peccato che una volta in tutto questo c'era posto per gli strumenti classici e il folk, ma per questo ci saranno gli spettacoli dal vivo, nei quali, come dimostrato al Wacken di quest'anno, la band offre un largo stralcio di quello che è il loro passato suonando i grandi classici con tanto di violini, flauti e cornamuse! Inutile fare la stessa puntualizzazione come nella review degli In Extremo: se non vi piace il cantato tenebroso in tedesco evitate sia gli uni che gli altri. Se invece riuscite a farvelo piacere (e adorate il sound dei Rammstein) allora vi andrà a genio sia "7" che questo nuovo oscuro capitolo dei Subway to Sally.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?