La cripta si riapre... e i vampiri tornano a volare. Onestamente alla luce del 2011 non so quanto possa ancora interessare tutto l'immaginario "vampiresco" ai
Theatres Des Vampires, che malgrado il loro monicker negli anni si sono evoluti, sono cresciuti e si sono imposti sul mercato Europeo (e non solo) come una delle migliori realtà del panorama nostrano. Questo ritorno discografico che porta il nome di
Moonlight Waltz è il terzo capitolo dell'era Sonya Scarlet e può essere tranquillamente definito come il migliore, non soltanto degli ultimi anni, ma forse più in generale della loro carriera. E' un compendio estremamente curato e dettagliato di tutte le svariate sfumature stilistiche con vanno a comporre il tipico sound del combo romano: è melodico, malinconico, in alcuni momenti crudo, è gotico e oscuro nel senso più romantico del termine, è elegante, inoltre è ricco di spunti sinfonici, come non si sentiva da parecchio nella loro musica, ultimamente sbilanciata su territori maggiormente Rock oriented. E' un bella sorpresa quindi tornare ad ascoltare tastiere e strumenti classici in abbondanza, ma sempre ben bilanciati all'interno di canzoni che vanno dritte al sodo, mi riferisco a Carmilla, Fly Away, Black Madonna e aggiungo Keeper Of Secrets. Brani dove fa bella presenza di se anche Sonya Scarler, impegnata a passare in tutta tranquillità da tonalità calde a registri più classici e in qualche occasione anche operistici. Senza ombra di dubbio è anche il disco meglio prodotto dei Theatres Des Vampires, con dei suoni pieni e potenti, ovviamente non plastificati ma ad ogni modo vellutati, e con tante tastiere è un piacere sentire che i riff di chitarra non sono stati relegati in secondo piano ma svolgono una funzione primaria nell'economia generale delle canzoni. In conclusione Moonlight Waltz è per quanto mi riguarda il loro miglior disco, e non sono di certo una band di primo pelo. Dovrebbe dirla lunga sulla consistenza artistica dei nostri...
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