"Am Rande Der Welt", secondo album dei
Nachtgeschrei, non aveva centrato i miei favori (già... ma perlomeno ho poi potuto scoprire che noioso in tedesco si dice:
langweilig).
Ora, non è che "Ardeo" faccia fare chissà quali salti di gioia dalla sedia, ma perlomeno i Nachtgeschrei si ripresentano leggermente meno tediosi, un po' per la performance meno monocorde da parte del cantante Hotti, ma anche per un miglior approccio compositivo, grazie al quale si fanno ascoltare con piacere all'altezza di brani come "Herzschlag", l'incalzante (per quanto sia un breve strumentale) "Ad Astra" e la stessa titletrack.
Tuttavia episodi come "Herbst", "Ich Hör Nichts Mehr" o "Lichtschimmer" rimarcano la tendenza a mantenere quei toni e ritmi pacati che poi scorrono via senza sussulti e colpo ferire, rimandandoci ai momenti peggiori già incrociati a suo tempo su "Am Rande Der Welt".
Quello che non si smosso di una virgola è, infatti, l'indirizzo musicale intrapreso, un Medioeval & Folk Metal, anche se a dire il vero la componente metallica è ben poco marcata, con il costante dispiego di strumenti tradizionali ed il tutto cantato in tedesco, soluzioni che portano ad associarli a formazioni come In Extremo, Saltatio Mortis e Subway to Sally, ma nell'occasione con striminziti risultati finale.
Ancora lontani dal salto di qualità.
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