Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2011
Durata:40 min.
Etichetta:Nuclear Blast Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. IN BLOOD - DEVOUR THIS SANCTILY
  2. RISE TO FALL AND FALL TO RISE
  3. BLOOD MAGICK NECROMANCE
  4. DISCIPLINE THROUGH PUNISHMENT
  5. ANGELI MORTI DE PROFUNDUS
  6. IMPALED UPON THE TONGUE OF SATHAN
  7. POSSESSED BURNING EYES
  8. SADO MESSIAH

Line up

  • Hel "Helmuth" Lennart: vocals/guitar
  • Serpenth: bass
  • Martin "Marthyn" Jovanović: drums

Voto medio utenti

E' con enorme piacere che constato l'assoluto stato di grazia degli austriaci Belphegor da qualche anno a questa parte, anni in cui è possibile riscontrare un gruppo in continua crescita, a metà strada fra irruenza e violenza Death Metal e atmosfere sulfuree che puzzano di zolfo da cinque chilometri di distanza, come il miglior Black Metal comanda. Blood Magick Necromance pur non rivoluzionando affatto la concezione che i nostri hanno del Metal estremo li spinge un gradino più in alto, del resto questo è sicuramente il loro album più curato e dettagliato. Nulla viene lasciato al caso, dai suoni dei piatti agli arrangiamenti sempre ben studiati, e proprio in questi dettagli si trova la maturità dei Belphegor targati 2011. Da sempre ci hanno abituati a sferzate di pura violenza musicale, e non soltanto a quella, va considerato anche tutto l'apparato lirico che forse in maniera anche troppo ostentata si è indirizzato su tematiche belliche, ma non in senso storico, semmai religioso, visto che la band pare provare un gusto infantile nel massacrare tutto e tutti (a dire il vero solo il cristianesimo), insomma sono cose che non spaventano più nessuno ormai. Tornando a parlare di musica c'è da dire che in questo caso si è spinto spesso e volentieri su soluzioni anche abbastanza "melodiche", le virgolette sono d'obbligo in certi casi. Suddividere questo cd in tracce è un'operazione non dico rischiosa ma inutile forse si, l'assalto è continuo e impietoso, e va digerito tutto di un fiato. Per dovere di cronaca potrei citare la title track, Discipline Through Punishment, Impaled Upon The Tongue Of Sathan e ci metto pure In Blood - Devour This Sanctity. Pezzi in cui è possibile riscontrare un gruppo all'apice della sua parabola artistica, speriamo durino nel tempo.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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