Ho da lungo tempo una certa simpatia per la americana Hells Headbangers Records. Sarà per il roster composto da band marce e old school, sarà per (più di) qualche ottimo disco uscito dal loro catalogo e per le offerte sempre attive sia sui dischi che sul merchandise... ed è proprio a causa del mio apprezzamento per l'etichetta che è così spiacevole dover stroncare una delle loro produzioni.
Diciamocelo chiaramente: la HHR non è certo nota per avere la qualità delle uscite più alta tra tutte le etichette metal in circolazione, però si è sempre distinta per promuovere solo band estreme caratterizzate da un'attitudine genuinamente underground. E questo non può che fargli onore e suscitare rispetto. Purtroppo, però, quanto detto finora non impedisce certo alla HHR di pubblicare qualche disco di qualità dubbia ed è questo il caso di "Exaltation of the Infernal Cabal", secondo full-length degli americani Abysmal Lord, un disco che si inserisce in quella tradizione formata da band dedite a una commistione violenta, lo-fi e caotica di black e death metal. Tradizione lunga, perchè vede i proprio nel Nord America con band come i Blasphemy che sembrano infatti essere l'unica e sola fonte di ispirazione degli Abysmal Lord. Si può dire anche di più: cioè che non c'è nulla in "Exaltation..." che non fosse già presente in forma più fresca e convincente in "Fallen Angel of Doom". Certo, il black/death à la Blasphemy non è sicuramente uno stile che si presta molto all'innovazione ma nel disco in esame manca qualunque tentativo di personalizzare la formula "classica". Probabilmente agli Abysmal Lord questo non interessa minimamente ma la loro indifferenza certo non toglie che il loro disco possa essere tranquillamente confuso con qualunque altro sforzo discografico afferente all'underground del filone in cui si inseriscono. Per di più non c'è un solo elemento vagamente memorabile nell'intero album, riff o linea vocale che sia, rendendo il lavoro in questione certamente rispettoso di tutti i cliché del genere ma, spiace dirlo, completamente inutile e trascurabile.