A poche settimane dall'uscita della parte I ecco l'atteso seguito di quest'ambiziosa opera rock frutto del talento del frontman dei Ten. Si parte subito alla grande con la prova eccelsa di DC Cooper in "Kill The King", a metà strada tra Ten e Royal Hunt, i due brani seguenti (cantati da Hughes) sono un hard melodico con forti tinte dark e una ballad tipica di stampo inglese (alla Ten, per intenderci), Lana Lane in "Ocean Of Tears" dimostra ancora una volta di essere a suo agio come voce femminile nei brani più melodici. Tanto di cappello ad Irene Jansen in "Rise From The Shadows", un brano power aggressivo non certo facile dal quale ne esce promossa a pieni voti, il duetto tra Sabine Edelsbacher (Edenbridge) e Bob Catley in "Believe Enough To Fight" è da incorniciare come melodia, pathos, intensità e atmosfera tipica medievale, l'hard rock in stile UK torna con Dougie White in "The Hard Way" e "Demon Down". Ritorna la Edelsbacher da sola in "The Pagan Dreams" con un ritmo melodico ma sostenuto, "Deius" è una strumentale arricchita da grandi cori da chiesa che aiutano a rendere l'atmosfera inquietante. Sean Harris in "Without You" ci offre un'altra ballad e per il gran finale con "Once And Future King" arriva Harry 'Scarem' Hess con una prestazione impeccabile, emotiva e toccante al punto di quasi immergerci nell'atmosfera arturiana. Il brano prende poi un taglio più hard nella seconda parte con grandi melodie e cori, mentre il finale è lasciato ad un guitar solo a metà strada tra Gary Moore e David Gilmour, da restare senza parole. Mi sembra ovvio che i possessori della parte I debbano fare ancora un piccolo sforzo e mettere ancora mano al portafogli, e in questo sta l'unico difetto di "OAFK": non era meglio per noi (e non certo per la Frontiers) farlo uscire tutto insieme ad un prezzo contenuto?
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