Guarda un po' chi si rivede sul mercato dopo più di tredici anni, i tanto simpatici
Die Krupps, una delle band più importanti del settore Industrial/EBM, capace da sola di influenzare tutta la scena con album molto personali e ricchi di spunti creativi. Ormai era dal 1997 che non si facevano più vivi con del materiale nuovo di zecca, ma evidentemente questo 2011 è l'anno della riscossa.
Als Waren Wir Fur Immer è soltanto un mini-cd di cinque canzoni (più tre remix) ma tanto basta per fare capire le reali condizioni creative dei Die Krupps. Si parte subito con Beyond e The Chamaleon Man, la prima morbida e orecchiabile, la seconda più ruvida e spigolosa. Le prime due tracce mettono in mostra una band con un po' di ruggine ma con idee valide, diciamo che stanno tentando di aggiornarsi al 2011 evitando di snaturare il loro approccio stilistico. Però è soltanto con Die Macht e la title track che i nostri sfoderano i loro due assi vincenti dalla manica riportando la musica su coordinate a loro più congeniali, e oserei dire anche marziali, con il cantato in lingua madre che acquista maggiore enfasi rispetto all'inglese. I remix per quanto mi riguarda sono trascurabili e vanno considerati come un piccolo espediente commerciale per giustificare l'acquisto di Als Waren Wir Fur Immer. In definitiva i Die Krupps ci sono, devono soltanto scrollarsi di dosso qualche scheggia di ruggine dovuta al tempo di inattività, ma sono sempre loro, saggi manipolatori della materia sintetica. Spero tornino presto con un nuovo full leght completo.
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