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Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2011
Durata:22 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. THE BALLAD OF MARY 2010 (FEAT. DORO AND VAN CANTO)
  2. REBELLION 2010 (FEAT.HANSI KüRSCH AND VAN CANTO)
  3. THE BALLAD OF MARY 2010 - EXTENTED SYMPHONIC VERSION
  4. HIGHLAND FAREWELL ISTRUMENTAL + CHOIRS
  5. COMING HOME INSTRUMENTAL + CHOIRS

Line up

  • Chris Boltendahl: Vocals
  • Axel "Ironfinger" Ritt: Guitars
  • Jens Becker: Bass
  • Stefan Arnold: Drums
  • H.P. Katzenburg: Keyboards

Voto medio utenti

Dunque dunque, quanta carne al fuoco… I mitici Grave Digger, arrivati a “soli” 30 anni di carriera (se si considera che il primo omonimo “Demo” è del 1982) sono nel bel mezzo di una bella “operazione festeggiamento”, che si snoda in tre capitoli:

1- Dare alle stampe il successore del capolavoro “Tunes of War”, ossia “The Clans will Rise again”, uscito per l’appunto da pochi mesi, e recensito da noi (cliccate qui per la recensione);
2- Tirar fuori un EP celebrativo, che idealmente ricongiunga le due parti della storia, tributando alcuni dei suoi momenti migliori, ed è quello di cui ci occupiamo oggi;
3- Celebrare con un live album il tutto, cosa di cui leggerete a breve, nella recensione a “The Clans are Still Marching” (cd/dvd).

Cosa ci propone, dunque, questo EP? Cinque brani, di cui vado ad elencarvi le peculiarità.

1) “The Ballad of Mary” è una delle più belle songs del summenzionato “Tunes of War”, qui reincisa e cantata da Chris Bolthendahl con Doro ed i Van Canto, in un tripudio canoro e sonoro;
2) “Rebellion (The Clans are marching)", altra pietra miliare di “Tunes of War”, qui duettata da Chris con Hansi Kursch, in una resa sonora moderna e potentissima;
3) Ancora “The Ballad of Mary”, stavolta in una versione unplugged, e con gli stessi guests al microfono;
4) La versione strumentale di “Highland Farewell”, tratta dall’ultimo TCWRA;
5) La versione strumentale di “Coming Home”, altra traccia dell’ultimo studio album.

Il totale? Beh, ehm, cosa, ah sì, mi hai chiamato Graz? Ah no, sì devo scrivere… dunque…. Niente, non ci riesco. Questo EP è consigliatissimo a tutti i fans accaniti (e sono tantissimi) dei Grave Digger, collezionisti che vogliono accaparrarsi fino all’ultimo pezzo di memorabilia della band. Per tutti gli altri, soprattutto per chi possiede i summenzionati albums, “Ballad of Mary” è un EP che lascia il tempo che trova, ossia davvero pochino. Poco male, ci sarà modo di consolarsi molto, molto presto...
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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