Forse i
Clutch meriterebbero più successo di quanto ottenuto finora in vent’anni di carriera. La loro sfortuna, ma anche il loro pregio, è di essere semplicemente una piccola-grande, onesta, rock band, non legata ad uno schema preciso e ripetitivo. Dai primi ’90 ad oggi, il quartetto del Maryland ha portato avanti il suo personale sound ad alta gradazione, ricco di sfumature hard, hardcore, stoner, psych, perfino rap, ma sempre basato su una coinvolgente immediatezza.
Adesso, per il gruppo americano è il momento di offrire un vero regalo ai propri fans, specie quelli di vecchia data. Esce infatti un doppio dvd celebrativo, della durata complessiva di oltre duecento minuti di musica ed immagini.
Il primo disco è occupato dalla registrazione dell’intero concerto che i Clutch hanno tenuto al famoso club 9:30 di Washington D.C. a fine dicembre 2009. Show di un ora e mezza, durante il quale sono stati proposti alcuni estratti dal recente “Strange cousins from the west” insieme a tutto l’album “Clutch”, uno dei migliori della loro discografia grazie a famosi hits quali “Big news I&II”, “Spacegrass”, “7 Jam”, ecc. Riprese e sonoro sono impeccabili, mentre la prestazione sul palco potrebbe lasciare perplessi coloro che non conoscono questa formazione. In effetti, il dinamismo non fa parte del loro dna. Il bassista Dan Maines ed il bravissimo chitarrista Tim Sult, decisamente sovrappeso, sono delle statue inamovibili, mentre il simpatico drummer Jean-Paul Gaster mantiene l’espressione sorniona di uno che ne ha viste davvero tante nella vita. L’unico a fornire qualche cenno di reattività, peraltro con parsimonia, è il carismatico frontman Neil Fallon, oggi diventato lo stereotipo del musicista stoner, con tanto di folta barba e look da disoccupato cronico.
Mai come in questo caso, è la musica ad essere il vero spettacolo. Ed in questo i Clutch non sono secondi a nessuno. Una catena ininterrotta di brani torridi, energici, un condensato di rock saturo e pulsante, derive acide e grande appeal melodico, intensità e navigata ironia, per una serata che non può deludere chiunque ami il rock schietto e viscerale.
Sul secondo dvd, altra montagna di materiale. Un ora di video è dedicata a ripercorrere la storia del gruppo narrata dai protagonisti stessi, ed intervallata da spezzoni di altri concerti e interviste al pubblico ed ai membri della crew. Come curiosità, spicca la presenza di alcuni ospiti, vedi Bob Balch dei Fu Manchu che elogia lo stile chitarristico di Sult, oppure il bassista dei System of a Down che si dichiara fan sfegatato di Fallon e soci, definendoli la miglior rock-band del mondo.
C’è ancora dell’altro, in particolare un piccolo gioiello d’archivio per gli appassionati della prima ora: tre canzoni registrate durante il secondo concerto della carriera, risalente al lontano 1991. I nostri erano poco più che adolescenti e suonavano un hardcore violento e casinista, ben diverso dallo stile di oggi ma che è comunque stato la base per la loro evoluzione musicale. Ovviamente è una ripresa amatoriale, ma la valenza storica è indiscutibile.
Che dire, sappiamo che i dvd musicali sono prodotti ad uso e consumo di chi è già supporter di una formazione. Quindi il presente, per spessore e qualità, non può mancare nella collezione dei Clutch-fans.
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