All'appuntamento con il terzo album, i
Raising Fear, si presentano rinnovati, non tanto nella proposta musicale, quanto per alcuni importanti avvicendamenti a livello di formazione.
Un paio prima ed uno dopo.
Infatti, "Eternal Creed" è il primo lavoro che non vedere tra le fila della band il chitarrista Yorick ed il bassista Frana, mentre dopo l'uscita dell'album, il batterista Cristian Galimberti è stato sostituito da una
vecchia conoscenza: Alex Mantiero dei White Skull.
Chi ritroviamo tra i solchi di "Eternal Creed" è invece quel
Wolfram, protagonista con i suoi viaggi nel tempo sia su "Mythos" (2005) sia su Avalon" ('06), dove era stato accompagnato nei suoi excursus temporali da scorribande metalliche, su di un Heavy & Power Metal spiccatamente eighities per quanto in bilico tra la sua componente Made in USA e quella europea.
"Eternal Creed" porta noi e soprattutto Wolfram nell'antico Egitto, una scelta che risulta evidente già dall'artwork in stile "Stargate", e che permette ai Raising Fear di recuperare - direi finalmente - quella "Amon Ra" che aveva ben figurato sul primo (ed unico) demo del gruppo, "Promo 2003", e che anche in questa occasione si conferma come uno dei momenti migliori del lotto, intenso, avvolgente nei suoi toni epici e dai larghi squarci strumentali.
Questo non significa che gli altri pezzi si devono accontentare del ruolo di comprimari, dato che non ci sono cadute di tono e l'album scorre via compatto ma allo stesso tempo anche variegato. E se "Sleepless Night" ha qualcosa dei Megadeth, "Find Your Life" lascia trasparire qualche influenza in più da parte del Power teutonico, "You Belong to Me" tende a ricordare i Domine e "Learn to Die" gli Iced Earth, i Raising Fear filtrano sempre queste influenze (vere o presunte che siano) con la propria personalità ed individualità, con la conferma ad un buon livello di Rob Della Frera ed un'ottima prova dei due chitarristi, Alberto Toniolo (sulle cui spalle cade anche il compito di principale compositore) e la new entry Frank Rider (Love Machine, Sigma).
Forse hanno perso per strada, oltre ad alcuni compagni di viaggio, un pizzico di fantasia e qualche spunto d'ispirazione progressive, ma con "Eternal Creed" i Raising Fear si ripresentato rocciosi (le primissime battute di "Holy Battle" sfiorano i Metallica di "Fight Fire with Fire") e convincenti.
Da non sottovalutare.
[... Bow down here
cause the saint's Raising Fear... ]
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